4. Scrittori-registi

FASE DEL PROCESSO: STESURA DELLE BOZZE

PER PIANIFICARE LE SEQUENZE, IMPARA A UTILIZZARE UNO STORYBOARD.

A QUALI TESTI MODELLO ISPIRARTI? A QUALI TECNICHE SI COLLEGA?
3. Agota Kristof La memoria p. 22 6. Ritmo e sequenze p. 587

Leggere un racconto è come guardare un film: i personaggi sono gli attori, il punto di vista è la posizione della cinepresa, il tutto calato nel setting. Tutto è pensato per chi leggerà la pagina o guarderà la scena. Un racconto efficace, proprio come un bel film, varia le sequenze (le scene) seguendo la trama.
Per ogni film, fumetto, spot pubblicitario è necessario stendere uno storyboard, letteralmente una “tavola della storia”, nella quale individuare ognuna delle scene che poi andranno girate. Anche tu oggi proverai a definire lo storyboard del tuo pezzo, proprio come un regista.

ISTRUZIONE ESPLICITA

1. Immagina di essere un regista e dover filmare il tuo racconto in ogni sequenza.

2. Individua introduzione, sviluppo e conclusione della storia e annotale, dopo aver diviso la pagina in tre parti come indicato nella STRATEGIA DI SCRITTURA 3, P. 48.

3. Chiediti quale tipologia di sequenza è più efficace e adatta a ciascuna delle tre parti del racconto (per riconoscerla, riprendi la STRATEGIA DI LETTURA 4, P. 41). Può essere una sequenza riflessiva, cioè i pensieri di un personaggio, un dialogo, una scena d’azione, una descrizione. Scrivi quale sequenza hai scelto in ognuna delle tre parti della pagina.

4. Disegna, in modo stilizzato, come in un fumetto, le varie scene e riassumi brevemente che cosa vi accade con una frase. Aggiungi in ogni sequenza delle parole chiave che ti potranno aiutare in seguito nella stesura del racconto, per esempio indica le emozioni presenti.

MODELING

Prendiamo come esempio il racconto di Agota Kristof: noterai che, dopo l’introduzione che “catapulta” i pensieri indietro nel tempo, inizia l’azione vera e propria: osserva come i diversi momenti della storia vengono scanditi attraverso l’alternarsi delle sequenze (dialogiche, narrative, riflessive).
Ecco un altro esempio, inventato da noi:

INTRODUZIONE

È il giorno del mio decimo compleanno. Festeggiamo in giardino. In questa scena immagino i miei amici e i miei cugini che corrono e si divertono. C’è un buffet sullo sfondo con torta, patatine e bibite.

SEQUENZA DESCRITTIVA/RIFLESSIVA

  • Mie emozioni, immagino i regali.
  • Profumi e suoni di risate e battute.
    Dal gruppo degli adulti si stacca mia nonna e viene verso di me con un pacchetto in mano.

SEQUENZA DESCRITTIVA/RIFLESSIVA

  • Descrivo la nonna.
  • Gesti suoi e miei nel momento della consegna.