T E C NIC HE PERSONAGGI 2. Conflitto Il conflitto spesso alla base delle storie: definisce il rapporto del personaggio con la sua coscienza, con il mondo che lo circonda o con altri personaggi. Serve per avviare un buon racconto, introducendo un problema o una tensione iniziale che guida azioni e vicende. Quando un personaggio lascia la sua zona di comfort per esplorare il mondo, inevitabilmente incontra conflitti. Chi scrive di fatto usa il conflitto per guidare la trama, sviluppare i personaggi e mantenere l interesse di chi legge, fino allo scioglimento della vicenda: il finale, dove le tensioni sono placate. I conflitti possono essere di due tipi: interni ed esterni. CONFLITTI INTERNI Se l ostacolo dentro il personaggio stesso, il con itto interno e riguarda i suoi desideri e ambizioni, le sue paure, i suoi valori. Rappresentare questi con itti signi ca descrivere i mutamenti dell individuo durante la storia e pu portare per no a una scissione. Affrontando le proprie emozioni, il personaggio (di solito) impara e cresce, arrivando alla ne profondamente cambiato. CONFLITTI ESTERNI Il con itto esterno quando l ostacolo che il personaggio affronta : un certo ambiente (come nel racconto di London, Il Silenzio Bianco P. 169); una condizione sociale o economica (pensa a 1984 di Orwell P. 513); una condizione culturale (come nel caso di Curry di pollo di Wadia P. 86 o di Una modica invasione di locuste di Lessing P. 178); PERSONAGGI un evento o un altro personaggio (per esempio nel caso di Quel treno per Yuma di Leonard P. 186). Il o la protagonista interagisce con il mondo e gli altri personaggi. I dialoghi sono occasioni efficaci per creare o rappresentare con itti e tensioni. Vedi anche TECNICA 13 P. 593 . A QUALI STRATEGIE SI COLLEGA? Lettura L autobiogra a 1. Pi di un riassunto 6. Io racconto p. 36 p. 44 Scrittura L autobiogra a 3. L ordine del narrare p. 48 Lettura Leggere romanzi 3. Costellazione dei personaggi 9. Tuffo nei ricordi p. 560 p. 570 3. Ruoli e sistema dei personaggi La parola personaggio deriva dal latino pers na, con cui si indicava la maschera indossata dagli attori per essere facilmente riconoscibili dagli spettatori. Proprio come in una vicenda teatrale, i personaggi sono gli abitanti delle storie e, come nel mondo reale, non sono figure isolate (perlopi !), ma parte di una rete di relazioni in cui ognuno ha un ruolo. Lo studioso russo Vladimir Propp (1895-1970), analizzando a fondo la struttura di un gran numero di fiabe, osserv che alcuni di questi ruoli si ripetevano con una certa ricorsivit : tradusse cos i risultati delle sue analisi in un sistema ancora oggi usato come modello, che puoi leggere nelle prossime righe. Un buon sistema dei personaggi, inoltre, prevede un equilibrio tra tipi e personaggi a tutto tondo. 584