Rappresenta la natura, la tranquillità e le radici. Spesso contrapposta alla città, è un luogo di ritorno e rifugio, ma può anche nascondere insidie e segreti. Evoca la semplicità della vita e il legame dell’uomo con l’ambiente. CAMPAGNA Sono luoghi che sfidano le leggi della realtà, stimolano l’immaginazione e aprono porte verso altri mondi. Benché inventati, devono avere delle leggi, che l’autore o autrice deve fissare con precisione e coerenza. Per quanto possa sembrare paradossale, chi scrive dovrebbe immaginare e definire i luoghi fantastici come se si trattasse di luoghi reali. Dettagli su architetture, usi e costumi degli abitanti rendono questi luoghi plausibili per il lettore. LUOGHI MAGICI In greco significa “luogo”; è un concetto che, divenuto un luogo comune, si adatta a varie situazioni ed è usato in ambito letterario e retorico come tema di facile presa. L’uso del termine si deve ad Aristotele. Secondo il filosofo greco, per ricordarsi delle cose basta ricordarsi dei luoghi in cui esse si trovano: i luoghi sono le “cellette” in cui tutti possono andare a prendere la materia di un discorso e gli argomenti su ogni tipo di soggetto. I possono essere luoghi ideali – per esempio il o “luogo incantevole” (l’Arcadia, l’Eden, il paesaggio idilliaco) o il mondo alla rovescia della letteratura medievale e del folclore (il Paese di Cuccagna, il Carnevale) – ma anche situazioni e caratteri – come il o “viaggio di ritorno in patria” dell’Odisséo di Omero o la personalità sfaccettata e complessa dello stesso personaggio, con le contraddizioni tipiche della natura umana. TÓPOS tópoi locus amoenus nóstos A QUALI STRATEGIE SI COLLEGA? Io racconto p. 44 Lettura – L’autobiografia 6. Ma dove vivi? p. 226 Paesaggio specchio dell’anima p. 236 Lettura – Il realistico 3. 9. Dimmi quando p. 247 Scrittura – Il realistico 4. Wingardium leviosa! p. 387 Dove siamo? p. 393 Lettura – Il fantastico 1. 5. I luoghi letterari p. 563 Il tempo della storia p. 565 Ma come parli! p. 571 Lettura – Leggere romanzi 5. 6. 10. STILE 11. Narratore Il narratore è la voce che guida chi legge attraverso la storia e fornisce il punto di vista dal quale gli eventi sono raccontati. La scelta del narratore, oltre al punto di vista, influenza il grado di coinvolgimento emotivo e l’interpretazione del racconto da parte di chi legge. Il narratore non va confuso con l’autore o l’autrice, che è invece la persona reale che ha scritto la storia. È un personaggio del- la storia (uno dei protagonisti, ma anche un personaggio secondario) che racconta gli eventi in prima persona. Offre una prospettiva soggettiva, permettendo a chi legge di entrare nella mente e nelle emozioni del personaggio. Crea insomma un legame intimo con il lettore, ma lo vincola alle conoscenze e alle esperienze del personaggio narrante. Ne sono esempi la madre di Christine nel racconto horror di Timperley, (vedi ) oppure il figlio che racconta la sua storia in di Murgia (vedi ). NARRATORE INTERNO Harry P. 363 I figli delle pecore P. 75 Non è un personaggio della storia e racconta gli eventi in terza persona. Se è “onnisciente” (cioè sa tutto) ha una visione completa della trama e dei personaggi, legge nei loro pensieri, conosce le loro emozioni e i loro segreti e può fornire al lettore una panoramica completa della vicenda (vedi anche “focalizzazione zero”, , ): il narratore de di Chopin (vedi ) ne è un esempio. Se invece non sa tutto, si limita a riportare i fatti che accadono senza fornire dettagli relativi all’interiorità dei personaggi (vedi anche “focalizzazione esterna”, , ): pensa per esempio alla voce che narra le vicende ne di Jackson (vedi ). NARRATORE ESTERNO TECNICA 12 P. 592 Il figlio di Désirée P. 153 TECNICA 12 P. 592 La lotteria P. 342