stile 17. Figure retoriche Le figure retoriche sono espressioni o costruzioni linguistiche utilizzate per arricchire il testo, renderlo pi evocativo, e creare effetti particolari su chi legge. Si possono usare per descrivere i luoghi e i personaggi di un racconto, per esprimere in modo pi immediato un impressione, una qualit , senza lunghi giri di parole, con grande vantaggio per il mantenimento del ritmo narrativo. Di seguito puoi approfondire quelle pi frequenti. SIMILITUDINE Deriva dal latino similit do, derivato di s milis, simile . Stabilisce un legame tra due elementi attraverso l uso di avverbi di paragone e locuzioni avverbiali ( cos ... come , tale... quale , come... tale ). Pu aiutare a creare immagini mentali precise e coinvolgenti dei luoghi del racconto. Dire che il mare era liscio come uno specchio offre un immagine chiara del paesaggio, facilitando al lettore il coinvolgimento nella scena. Pu avere una forma estesa o risolversi in una sola proposizione. Nella descrizione dei personaggi, le similitudini possono evidenziare caratteristiche speci che in modo vivido. Per esempio, gli occhi gli brillavano come stelle , in Il ginepro dei fratelli Grimm ( P. 276), non descrive soltanto la luce negli occhi dell uccellino, ma suggerisce anche che gli occhi attiravano lo sguardo come le stelle. METAFORA Dal latino met phora, a sua volta derivato dal verbo greco metaph ro, trasferisco , consiste nel sostituire una parola con un altra, creando un legame tra i due termini. Le metafore possono trasformare paesaggi ordinari in scenari fantastici. Per esempio, dire che la citt era un alveare brulicante di vita evoca l immagine di un luogo pieno di attivit , senza bisogno di ulteriori dettagli. Quando si descrivono i personaggi, le metafore possono rendere le loro caratteristiche ed emozioni pi palpabili. Per esempio, descrivere un personaggio come un leone in battaglia suggerisce coraggio e forza, delineando tratti distintivi in modo conciso. Si dice spesso che la metafora una similitudine abbreviata. Per esempio, Achille coraggioso come un leone una similitudine; Achille un leone una metafora. COMPARAZIONE Un tipo di paragone, diverso dalla similitudine. Si ha quando si confrontano parole o concetti per mettere in evidenza affinit o diversit . Per esempio, veste bianca come la neve, frutto dolce come il miele . Secondo alcuni studiosi di retorica, il paragone diverso dalla similitudine perch quest ultima non reversibile. In altre parole, i due elementi di una similitudine non sono interscambiabili, quelli della comparazione s ( neve bianca come una veste, miele dolce come un frutto ). ANTITESI Dal greco ant thesis, contrapposizione . Accostamento di termini e concetti di senso opposto all interno di una stessa frase. Diversamente dall ossimoro (vedi), i termini in contrasto possono essere lontani tra di loro e riferirsi a elementi diversi della frase. OSSIMORO Dal greco ox moron (composto di ox s, acuto e mor s, stupido , con allusione al contrasto logico). Accostamento nella stessa espressione di termini (un sostantivo o un aggettivo) di senso opposto (per esempio, sguardo [ ] d amor rabbioso dei commensali alla polenta in tavola, nel cap. VI dei Promessi Sposi di Manzoni; amore e rabbia sono due concetti in opposizione). Si pu distinguere dall antitesi (vedi) in quanto composto da due termini (solitamente nome e aggettivo), che si trovano in successione. ANAFORA Dal greco anaphor offerta e ripetizione . Ripetizione di una parola o di un gruppo di parole all inizio di frasi o di versi successivi, allo scopo di enfatizzare l espressione. Per esempio: Voi avete creduto che Dio abbia fatta { T E C NI C HE } 597