Educazione CIVICA – CITTADINI RESPONSABILI

Il cambiamento climatico

Nella nostra quotidianità sentiamo spesso parlare del fenomeno del cambiamento climatico e del riscaldamento globale. Sappiamo che l’attività umana ha un forte impatto sull’ambiente e che l’allevamento intensivo di bestiame, la deforestazione, l’emissione di combustibili fossili alterano la temperatura terrestre gravando di conseguenza sul clima. Questi fenomeni hanno iniziato a ottenere un’attenzione mondiale a partire dagli anni Novanta, quando vari paesi si sono incontrati per discutere di alcune soluzioni per poter ridurre l’emissione dei gas serra. Il primo incontro internazionale è avvenuto nel 1992 a Rio de Janeiro, dove si è discusso per diminuirne la produzione. È invece degli anni Duemila (2008-2012) il primo documento internazionale, chiamato Protocollo di Kyoto, che ha imposto l’obbligo di riduzione delle emissioni ai paesi più sviluppati. Parallelamente, nel 2015, con l’Accordo di Parigi, l’Unione Europea e i suoi Stati membri si sono impegnati a cercare di limitare l’aumento medio della temperatura mondiale a 1,5 °C. Quando poi nel 2020, sotto la presidenza di Donald Trump, gli Stati Uniti si sono temporaneamente ritirati dall’Accordo di Parigi, la Commissione Europea “ha risposto” presentando un progetto ambizioso, chiamato Green Deal, che mira a diminuire le emissioni dell’Europa del 55% entro il 2030, e a farla diventare entro il 2050 il primo continente a emissioni zero, quindi a impatto climatico zero. Questo obiettivo richiede enormi investimenti economici, per esempio per eliminare l’utilizzo del carbone nel settore energetico, per sostenere il rinnovamento dell’industria e diventare leader mondiali nell’“economia verde”, per ristrutturare gli edifici in modo da ridurre gli sprechi di energia e promuovere forme di trasporto pubblico e privato più pulite ed economiche. Gli interventi da fare per contrastare i cambiamenti climatici sono molti e complessi ma vi sono molte cose semplici che noi esseri umani, nella nostra quotidianità, potremmo fare per contribuire a contrastarli. La stessa Costituzione italiana, all’articolo 9, afferma:

La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.

Ciò significa che lo Stato ha il compito di tutelare il paesaggio e l’ambiente, e quindi anche i cittadini si devono impegnare a rispettare e valorizzare questi beni, cercando di contribuire a limitare i danni. In Italia, per esempio, molti cittadini si sono organizzati in cooperative che mirano a una produzione di ortaggi e frutta non intensiva, utilizzando anche l’agricoltura evolutiva, un metodo naturale per selezionare le coltivazioni senza dover stressare il terreno.

L’immagine raffigura tre bambini che giocano su una lastra di ghiaccio portata a riva dal mare in un paesaggio costiero nordico. Indossano abbigliamento pesante, tra cui felpe con cappuccio e giacche, e si tengono in equilibrio mentre camminano sulla superficie scivolosa. L'acqua circostante è calma e riflette il cielo nuvoloso. Sullo sfondo si intravede una distesa d'acqua che si estende fino all'orizzonte.
Lo scioglimento del ghiaccio è una delle conseguenze più drammatiche dell’innalzamento della temperatura del nostro pianeta.
Lavoriamo INSIEME

Hai mai sentito parlare del motto “Abbassa, spegni, ricicla e cammina”? Prova a cercarne il significato su Internet e scrivi su un foglio alcuni suggerimenti pratici che possono aiutare a salvaguardare il nostro pianeta. Discutine poi con i tuoi compagni e le tue compagne di classe e stilate insieme una lista di atteggiamenti e accorgimenti che potreste assumere nella vostra quotidianità per contribuire alla riduzione delle emissioni. Lo facevate già?