La maggior parte dei cacciatori-raccoglitori e pescatori attuali vive in zone desertiche, nelle foreste pluviali e nelle regioni circumpolari. A seconda del contesto ambientale in cui vivono, l’alimentazione può includere frutta a guscio, bacche, radici, tuberi, miele, insetti e uova. Sono esperti nella costruzione di trappole per una grande varietà di animali terrestri, pesci e volatili. La carne può essere essiccata al sole o sul fuoco, usato anche per bollire e arrostire.
Questo modello di sussistenza richiede una profonda conoscenza dell’ambiente: ricordare l’ubicazione delle fonti d’acqua, saper riconoscere le tracce degli animali e saper valutare le condizioni atmosferiche. Questi saperi ecologici sono trasmessi fra le generazioni.
La caccia-raccolta è una strategia estensiva: un modello di sussistenza che richiede la disponibilità di vasti territori e una libertà di movimento senza limitazioni. I cacciatori-raccoglitori non hanno il concetto di proprietà privata intesa come possesso di qualcosa che può essere venduto o comprato. È diffuso invece il concetto di diritto d’uso, che consente a un individuo o a un gruppo di riservarsi la priorità di accesso, riconosciuta da tutti, a particolari risorse per le aree di raccolta, e ai fiumi e agli specchi d’acqua per la pesca.

L’orticoltura

È un modello di sussistenza basato sulla coltivazione di piante domestiche attraverso l’uso di attrezzatura manuale, come bastoni, zappe e cesti per il trasporto. La pioggia è l’unica fonte di irrigazione. Fra i principali prodotti, tutti ricchi di proteine, abbiamo l’igname (tubero simile alla patata dolce), il mais, i fagioli, i cereali come il miglio e il sorgo, e svariate specie di radici. È ancora praticata da molte migliaia di persone in tutto il mondo; e alla produzione orticola sono spesso affiancati la caccia e la raccolta e lo scambio con i prodotti animali dei pastori. Un aspetto molto importante è che l’orticoltura necessita della rotazione dei terreni, che li rigenera, perciò si può definire anche coltivazione itinerante.
Dal punto di vista della divisione del lavoro, in genere gli uomini sono addetti alla pulizia del terreno da destinare a orto, mentre sia donne sia uomini si occupano della semina e del raccolto delle colture alimentari. Questo modello è diffuso in Papua Nuova Guinea, nel Sud-Est asiatico, in alcune regioni dell’Africa occidentale e orientale. Un caso di orticoltura molto interessante rispetto alla divisione del lavoro è quello degli Irochesi insediati nell’area centrale dello Stato di New York. In epoca precoloniale, prima del contatto con gli europei, le donne irochesi si occupavano della coltivazione dell’alimento principale, il granturco, e ne gestivano la distribuzione. Ciò significava che avevano il potere di decidere se gli uomini dovessero andare in guerra o meno, perché lo sforzo bellico dipendeva dalla disponibilità del granturco necessario per sostenerlo.

Una persona intenta a seminare manualmente dei cereali, tenendo un grande cesto inclinato sopra la testa, da cui cadono chicchi verso il basso. Indossa una maglia floreale e una fascia blu in testa, con una giacca chiara e sporca di polvere. Lo sfondo mostra un paesaggio collinare ricoperto di vegetazione, suggerendo un ambiente rurale.
L’orticoltura si basa sulla coltivazione di piante domestiche mediante l’irrigazione spontanea, l’attrezzatura manuale e la rotazione dei terreni.