La pastorizia
È un modello di sussistenza basato sull’allevamento del bestiame e sull’uso dei prodotti derivati, per lo più carne e latte, per provvedere almeno per metà alla dieta alimentare. Le specie animali più utilizzate sono: pecore, capre, bovini, cavalli, asini e cammelli. Altre specie hanno una distribuzione più limitata: in alcune regioni asiatiche d’alta quota vengono addomesticati gli yak, le renne nelle regioni subartiche settentrionali e i lama negli altopiani del Sudamerica. Molti pastori impiegano i cani per svolgere le attività di allevamento. In termini di nutrimento, oltre alla carne, occasionalmente macellata, la pastorizia fornisce soprattutto latte e prodotti caseari. Come la caccia-raccolta e l’orticoltura, la pastorizia è una strategia estensiva, in quanto il problema comune a tutti i pastori è la continua necessità di disporre di pascoli freschi e di acqua per i loro animali. Mandrie e greggi devono spostarsi costantemente per evitare che le aree di pascolo si esauriscano. In questo modello di sussistenza ciò che ha grande valore è la proprietà dei capi di bestiame, ma soprattutto lo spazio fisico, ossia il territorio disponibile per il movimento.
T2
E.E. Evans-Pritchard, L’anno pastorale nuer
p. 150