La pastorizia

È un modello di sussistenza basato sull’allevamento del bestiame e sull’uso dei prodotti derivati, per lo più carne e latte, per provvedere almeno per metà alla dieta alimentare. Le specie animali più utilizzate sono: pecore, capre, bovini, cavalli, asini e cammelli. Altre specie hanno una distribuzione più limitata: in alcune regioni asiatiche d’alta quota vengono addomesticati gli yak, le renne nelle regioni subartiche settentrionali e i lama negli altopiani del Sudamerica. Molti pastori impiegano i cani per svolgere le attività di allevamento. In termini di nutrimento, oltre alla carne, occasionalmente macellata, la pastorizia fornisce soprattutto latte e prodotti caseari. Come la caccia-raccolta e l’orticoltura, la pastorizia è una strategia estensiva, in quanto il problema comune a tutti i pastori è la continua necessità di disporre di pascoli freschi e di acqua per i loro animali. Mandrie e greggi devono spostarsi costantemente per evitare che le aree di pascolo si esauriscano. In questo modello di sussistenza ciò che ha grande valore è la proprietà dei capi di bestiame, ma soprattutto lo spazio fisico, ossia il territorio disponibile per il movimento.

T2
E.E. Evans-Pritchard, L’anno pastorale nuer
p. 150

L’agricoltura

La “rivoluzione agricola” risale a circa 10 mila anni fa e ha portato con sé, almeno in alcune aree del pianeta (Mesopotamia, valli del Nilo e dell’Indo, Mesoamerica, regione andina, aree fluviali della Cina e del Sud-Est asiatico) molte modificazioni nella vita del genere umano. L’agricoltura è un sistema di sussistenza che prevede la coltivazione di raccolti su appezzamenti di terreno permanenti e la pratica dell’aratura, dell’irrigazione e della fertilizzazione. È una strategia intensiva. Ciò rende necessario l’uso di tecniche che consentono di utilizzare ripetutamente lo stesso terreno senza comprometterne la fertilità.
L’agricoltura richiede l’uso di animali addomesticati, per l’aratura e il trasporto, e la fertilizzazione con concimi organici o materiali compostati, cioè terricci ricchi di humus; dipende inoltre fortemente da sistemi di irrigazione artificiale, quali canali e terrazzamenti. Anche l’agricoltura richiede una raffinata conoscenza dell’ambiente, dalle molte varietà di piante ai tipi di suolo. Con l’avanzare dell’industrializzazione, le antiche tradizioni agricole e i saperi locali si vanno rapidamente riducendo.
L’agricoltura a conduzione familiare (in passato denominata “agricoltura contadina”) è una forma di produzione agricola di misura ridotta, sufficiente al sostentamento di una famiglia e alla disponibilità di prodotti da poter vendere.
L’agricoltura industriale capitalistica è invece un sistema di produzione agricola basato sull’impiego di ingenti capitali e, al posto della forza lavoro di animali ed esseri umani, usa fertilizzanti chimici e grandi macchinari per lavorare la terra. La nascita dell’agricoltura industriale ha portato al costituirsi delle aziende agricole: si tratta di grandi imprese che producono esclusivamente raccolti destinati alla vendita. Sono possedute e gestite da società che impiegano esclusivamente lavoratori salariati. Questo tipo di agricoltura industriale è diffusa negli Stati Uniti, in Canada, in Germania, in Russia, e si sta espandendo in India, in Brasile, in Messico e in Cina.


humus: complesso di sostanze organiche presenti nel suolo, derivate dalla decomposizione di altre sostanze organiche di origine animale o vegetale; fondamentale per la nutrizione dei vegetali.