Certo è che gli spazzaturai sono accolti come angeli, e il loro compito di rimuovere i resti dell’esistenza di ieri è circondato d’un rispetto silenzioso, come un rito che ispira devozione, o forse solo perché una volta buttata via la roba, nessuno vuole averci più da pensare.
Dove portino ogni giorno il loro carico gli spazzaturai nessuno se lo chiede: fuori dalla città, certo; ma ogni anno la città s’espande, e gli immondezzai devono arretrare più lontano; l’imponenza del gettito aumenta e le cataste s’innalzano, si stratificano, si dispiegano su un perimetro più vasto. Aggiungi che più l’arte di Leonia eccelle nel fabbricare nuovi materiali, più la spazzatura migliora la sua sostanza, resiste nel tempo, alle intemperie, a fermentazioni e combustioni. È una fortezza di rimasugli indistruttibili che circonda Leonia, la sovrasta da ogni lato come un acrocoro di montagne.
Il risultato è questo: che più Leonia espelle roba più ne accumula; le squame del suo passato si saldano in una corazza che non si può togliere; rinnovandosi ogni giorno la città conserva tutta se stessa nella sola forma definitiva: quella delle spazzature d’ieri che s’ammucchiano sulle spazzature dell’altroieri e di tutti i suoi giorni e anni e lustri.
Il pattume di Leonia a poco a poco invaderebbe il mondo, se sullo sterminato immondezzaio non stessero premendo, al di là dello stesso crinale, immondezzai d’altre città, che anch’esse respingono lontano da sé montagne di rifiuti. Forse il mondo intero, oltre i confini di Leonia, è ricoperto da crateri di spazzatura, ognuno con al centro una metropoli in eruzione ininterrotta.

I. Calvino, Le città invisibili, Mondadori, Milano 1993, pp. 113-114

a. Perché, a Leonia, il compito degli spazzaturai è così importante?
b. Che tipo di rifiuti vanno a costituire la muraglia di spazzatura che circonda la città e quale tipo di bisogni dei consumatori soddisfano questi prodotti?
c. In che senso, rinnovando sé stessa ogni giorno, la città si conserva nella sua sola forma definitiva? Rifletti sul contrasto tra la fluidità della vita metropolitana, in cui ogni prodotto ha vita breve, e la permanenza della «fortezza di rimasugli indistruttibili». Che cosa cambia nella “vita” di questi oggetti con la loro trasformazione in rifiuti?
d. Perché la spazzatura di Leonia non trabocca nelle altre città? Su quale paradossale equilibrio si fonda il mondo dipinto da Calvino? Lo trovi molto diverso dal nostro? Fai un confronto critico con la situazione attuale delle nostre città.

7 ORIENTARSI
La città di Leonia vive in un ciclo continuo di consumo e spreco, dove domina il desiderio di possedere oggetti nuovi. Rifletti su come questo desiderio di novità possa influenzare le tue scelte quotidiane: acquisti cose nuove perché ne hai davvero bisogno o perché sei attratto dalla loro “novità”? Quali sono le conseguenze ambientali di questo comportamento, considerando l’accumulo di rifiuti e l’impatto della produzione di nuovi oggetti? Infine, adottare pratiche più sostenibili come il riuso, la riparazione e il riciclo potrebbe contribuire alla risoluzione del problema?