Educazione CIVICA – CITTADINI RESPONSABILI

Economia circolare e sviluppo sostenibile

LIFE SKILLS

• Comunicazione efficace • Relazioni efficaci • Pensiero critico

COMPETENZE

• Imparare a imparare • Comunicare • Collaborare e partecipare • Agire in modo autonomo e responsabile • Risolvere problemi • Individuare collegamenti e relazioni • Acquisire e interpretare l’informazione

AGENDA 2030
OBIETTIVO 12 Consumo e produzione responsabili
OBIETTIVO 13 Lotta contro il cambiamento climatico

Tematica emergente nel dibattito contemporaneo è quella che ruota intorno all’idea di economia circolare, che, con la sua visione, spinge a ripensare sia i sistemi di produzione sia le forme di consumo e che, per quello che essa rappresenta, si pone come principale alleata per un possibile sviluppo che sia realmente sostenibile.

IL BRAINSTORMING

Svolgete, con l’aiuto dell’insegnante, un’attività di brainstorming, confrontandovi assieme a partire da alcune domande stimolo:
Che cosa conoscete di questo argomento?
Quali sono state e sono le vostre fonti di informazione?
Quali sono, secondo voi, le opinioni più comuni su questo tema?

L’ANALISI DEI MATERIALI

Per approfondire l’argomento leggete e analizzate attentamente i seguenti materiali sulla tematica; svolgete questo lavoro in coppie.

L'illustrazione rappresenta il ciclo del riciclaggio e della sostenibilità ambientale. Tre frecce curve formano un cerchio, evidenziando un processo ciclico. La freccia gialla mostra contenitori per la raccolta differenziata di plastica, vetro e rifiuti organici. La freccia verde raffigura una fabbrica ecologica con pannelli solari, turbine eoliche e vegetazione, che simboleggiano la produzione sostenibile. La freccia blu rappresenta nuovi prodotti creati da materiali riciclati, come bottiglie e imballaggi, con un simbolo di crescita rappresentato da una piccola pianta.

UNA DEFINIZIONE DI ECONOMIA CIRCOLARE

«L’economia circolare è un modello di produzione e consumo che implica condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione, ricondizionamento e riciclo dei materiali e prodotti esistenti il più a lungo possibile. In questo modo si estende il ciclo di vita dei prodotti, contribuendo a ridurre i rifiuti al minimo. Una volta che il prodotto ha terminato la sua funzione, i materiali di cui è composto vengono infatti reintrodotti, laddove possibile con il riciclo. Così si possono continuamente riutilizzare all’interno del ciclo produttivo generando ulteriore valore. I principi dell’economia circolare contrastano con il tradizionale modello economico lineare, fondato invece sul tipico schema “estrarre, produrre, utilizzare e gettare”. Il modello economico tradizionale dipende dalla disponibilità di grandi quantità di materiali e energia facilmente reperibili e a basso prezzo».

Economia circolare: definizione, importanza e vantaggi, Parlamento Europeo-Attualità, 22 maggio 2023

ECONOMIA CIRCOLARE E SOSTENIBILITÀ

«La sostenibilità è un modo diverso di pensare il mondo. Non è solo un approccio differente ai problemi ambientali. Tutela dell’ambiente, democrazia, lotta alla povertà e alla disuguaglianza sono parte di un unico modello che deve essere completamente ripensato. È la visione dell’Enciclica Laudato si’ di Papa Francesco [...]. Il concetto di economia circolare (come evidenzia una delle sue definizioni più autorevoli e diffuse, secondo cui “la Circular economy è un’economia industriale concettualmente rigenerativa e riproduce la natura nel migliorare e ottimizzare in modo attivo i sistemi mediante i quali opera”) rimanda ad un tentativo di rendere più efficiente e sostenibile l’utilizzo delle risorse, e in questo senso “costituisce la principale sfida, a livello internazionale, per conseguire una crescita economica sostenibile e, al tempo stesso, inclusiva”. Economia circolare e sviluppo sostenibile condividono un metodo, quello dell’agire insieme tutti, della collaborazione strutturale tra soggetti privati e pubblici, pubbliche amministrazioni, imprese, istituti di ricerca, in un apprendimento reciproco che favorisca e promuova la consapevolezza degli impatti futuri delle nostre scelte, la responsabilità verso gli altri (anche se lontani nel tempo), la condivisione informata di problemi e soluzioni, verso un cambiamento sostanziale dei processi decisionali [...]. Ed è confortante vedere come in prima fila in questa sfida oggi ci siano spesso le nuove generazioni, quelle già presenti, che già vivono le conseguenze negative dell’indifferenza intergenerazionale e chiedono un radicale cambio di passo alle istituzioni e alla politica (basti pensare al movimento Fridays for future, costituito a partire dall’esempio dell’attivista svedese Greta Thunberg)».

Prefazione di Antonio D’Aloia a Monica Cocconi, La regolazione dell’economia circolare. Sostenibilità e nuovi paradigmi di sviluppo, Franco Angeli, Milano 2020, pp. 11-12