1.1 LA SOCIOLOGIA E LE TRASFORMAZIONI SOCIALI
Émile Durkheim | vedi L’AUTORE | è, insieme a Max Weber, il più importante sociologo dell’epoca classica, sia per la varietà di temi trattati, sia per il ruolo che ebbe nell’affermazione della sociologia come disciplina scientifica e autonoma.
Gran parte del suo lavoro è dedicato a comprendere in che modo la società del suo tempo avrebbe potuto mantenere la propria coesione durante un periodo – quello tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento – di profonde trasformazioni della vita quotidiana. In quest’epoca, infatti, comincia a prendere forma, soprattutto nelle grandi città europee, un nuovo modello di vita moderna, più simile a quello che conosciamo oggi. Giungono a compimento le trasformazioni iniziate un secolo prima con la Rivoluzione industriale | vedi UNITÀ 1, p. 242 |: nel mondo del lavoro, con la diffusione del lavoro degli operai in fabbrica; nella vita personale e familiare, con lo sviluppo delle grandi metropoli moderne, che accolgono molti contadini che si spostano dalle campagne per andare a vivere in città.
Davanti a queste trasformazioni, Durkheim si chiede in che modo esse avrebbero potuto compromettere la coesione tra i membri della società e, inoltre, quali strumenti scientifici la nascente disciplina della sociologia avrebbe dovuto sviluppare per studiare tali cambiamenti.
coesione: forza di un legame saldo e profondo – per esempio la coesione di un gruppo molto unito – da cui deriva una corrispondenza di sentimenti e di azioni.
L’AUTORE – ÉMILE DURKHEIM
Émile Durkheim (1858-1917) nasce in una cittadina della regione francese della Lorena da una famiglia di rabbini francesi. Ha inizialmente una formazione religiosa, ma successivamente intraprende una carriera accademica di successo, diventando il primo professore a ricoprire la cattedra universitaria di sociologia presso la prestigiosa università della Sorbona di Parigi, dove insegna per circa vent’anni. Oltre al suo ruolo accademico di primo piano, Durkheim riveste un ruolo importante nella vita politica francese, diventando anche consulente del ministro dell’istruzione.
Il suo primo grande lavoro sociologico è La divisione del lavoro sociale (1893), in cui affronta la questione del ruolo delle forme di solidarietà nella società. Nel 1895 scrive Le regole del metodo sociologico, il libro in cui definisce la funzione della sociologia. Nel 1897 pubblica una ricerca fondamentale, Il suicidio, in cui viene reso evidente il ruolo degli aspetti sociali alla base dei tassi di suicidio, aprendo così la strada alla rilevazione empirica come metodo caratteristico della disciplina sociologica. Il suo ultimo libro è Le forme elementari della vita religiosa (1912), in cui approfondisce un tema centrale in tutta la sua riflessione, ovvero il ruolo della cultura per la coesione sociale.
1858 Nasce nella Lorena francese
1893 Pubblica La divisione del lavoro sociale
1895 Scrive Le regole del metodo sociologico
1897 Pubblica la ricerca Il suicidio
1912 Scrive Le forme elementari della vita religiosa
1917 Muore a Parigi
