- La solidarietà organica è caratteristica della società moderna, ossia di una società complessa in cui gli individui diventano sempre più diversi e distanti tra loro. Con la solidarietà organica non sono più l’uguaglianza e la condivisione tra gli individui a essere determinanti, ma lo sono invece le difformità che si vengono a creare attraverso la differenziazione sociale. L’aumento delle differenze tra gli individui comporta che nessuno è più autosufficiente e che, per vivere bene, tutti iniziano ad avere bisogno degli altri. Diventano fondamentali, così, i vincoli prodotti dal proprio ruolo lavorativo, gli obblighi contrattuali e la necessità di affidarsi ad altre persone per compiti che diventano molto specializzati.
ORIENTARSI • VERSO LA PROFESSIONE – Il sociologo nelle Aziende sanitarie locali
In Italia la figura professionale del sociologo è prevista negli organici delle organizzazioni sanitarie a partire dalla legge n. 833 del 1978. Ciò significa che le Aziende sanitarie locali (Asl) pubblicano periodicamente bandi di concorso riservati esplicitamente ed esclusivamente a chi abbia una laurea in sociologia. Da non confondere con la figura dell’assistente sociale, all’interno delle Asl, i sociologi sono impegnati in molte aree, quasi sempre in posizioni dirigenziali. Oltre alla ricerca sociale, altri ambiti d’intervento riguardano l’educazione e la comunicazione sanitaria, la formazione, la programmazione e l’integrazione nelle politiche sociosanitarie, nonché la gestione dei flussi informativi e il coordinamento dei servizi.
L’istituzionalizzazione della figura del sociologo nel campo delle organizzazioni sanitarie è stata anche il risultato del lavoro condotto negli anni Settanta dal sociologo Achille Ardigò, che assieme al suo gruppo di ricerca fondò il cosiddetto approccio multidimensionale alla salute, teso a riconnettere sistema sociale, organizzazione istituzionale delle cure, territorio di riferimento e aspetti psicologici individuali.
