Egli si domanda: quali sono le differenti forme di agire che caratterizzano la vita sociale degli individui? Quali di esse sono rilevanti per la sociologia e quali di esse rispondono a un criterio di razionalità?
In primo luogo, Weber riconosce che un’azione diventa significativa per la sociologia quando è dotata di senso, ovvero quando mostra motivazioni sociali. Se un’azione non rivela motivazioni di tale genere, resta un comportamento individuale e non rappresenta, dunque, un’azione sociale. Partendo da questa iniziale definizione, egli individua quattro differenti tipi di azione dotata di senso sociale:
- l’azione orientata allo scopo o definita razionale rispetto allo scopo perché compiuta per massimizzare il raggiungimento di un obiettivo, organizzando in modo razionale gli strumenti utili per conseguirlo. Si tratta di un tipo di azione ricorrente in ambito economico, quando vogliamo acquistare un oggetto e ragioniamo razionalmente su quale possa essere il modello più utile o quale faccia risparmiare denaro a parità di qualità;
- l’azione orientata ai valori o definita come razionale rispetto al valore: anche questo tipo di azione ha una base razionale, che implica un ragionamento sui mezzi e i fini da raggiungere. Tuttavia, questo secondo tipo di azione è il frutto di un ragionamento che si basa su alcuni particolari valori o principi astratti.
ESEMPIO: recarsi a donare il sangue è un’azione che si compie non perché vi sia un guadagno individuale, ma perché questo gesto corrisponde a un principio superiore, che riguarda il valore che hanno nella nostra cultura la vita umana e la solidarietà;
social action: sociological concept by Max Weber, identifying purposeful and meaningful human behaviour within a social context, driven by individual intentions.