2.7 L’AVALUTATIVITÀ DELLA SCIENZA

L’ultimo importante contributo metodologico di Weber riguarda la sua riflessione sul ruolo della scienza sociologica rispetto alla sfera politica. Per il sociologo tedesco, infatti, la sociologia deve sviluppare il proprio carattere di scientificità nella ricerca, liberandosi dall’influenza delle ideologie politiche e dei giudizi di valore. Egli definisce dunque il principio di avalutatività della scienza: non spetta a quest’ultima stabilire quali valori e obiettivi una società debba fare propri. Essa deve, invece, fornire gli strumenti scientifici capaci di comprendere e valutare gli accadimenti politici e sociali.
Sul piano del metodo, Weber sa bene che anche gli scienziati hanno idee politiche e interessi personali, orientamenti che possono influenzarli nella scelta e nell’interpretazione degli argomenti di studio. Tuttavia, quando uno scienziato affronta un problema, deve essere capace di evitare il più possibile che i propri valori personali o le ideologie dominanti influenzino le conclusioni della ricerca.
Questo principio rappresenta un’importante presa di posizione di Weber rispetto alla relazione tra sociologia e politica. Il principio di avalutatività della scienza è, infatti, una critica al materialismo storico di Marx e Engels, che faceva seguire all’analisi oggettiva una interpretazione politica degli eventi | vedi UNITÀ 1, p. 249 |. Ma è anche una critica nei confronti del positivismo, che riteneva fosse compito delle scienze sociologiche accompagnare la società verso un miglioramento costante. Weber contribuisce in questo modo alla distinzione tra la sociologia, disciplina capace di produrre conoscenze oggettive, e l’impegno politico, al quale spetta invece il compito di individuare principi, valori e fini da raggiungere per una società.


avalutatività: termine introdotto da Weber per indicare la caratteristica che conferisce scientificità alle discipline storico-sociali. Queste ultime devono essere libere da “giudizi di valore” perché la loro validità dipende soltanto dalla descrizione oggettiva dei fatti.


PER LO STUDIO

1. Quale elemento caratteristico contraddistingue la visione della società di Weber in confronto all’approccio di Durkheim?
2. Quali sono i differenti tipi di azione sociale per Weber?
3. Cos’è un idealtipo?

Per discutere INSIEME
Secondo Weber il potere politico può essere di differenti tipi: tradizionale, carismatico o razionale. Pensando a tutto quello che avete studiato in storia, vi viene in mente un personaggio in particolare che descrivereste come dotato di un potere “carismatico”? E invece una figura storica caratterizzata da un potere di tipo “tradizionale”? E una con un potere di tipo “razionale”? Confrontatevi e provate a motivare le vostre scelte.