3.4 LA VITA NELLE METROPOLI
Simmel è stato anche tra i primi sociologi a occuparsi del fenomeno dell’urbanizzazione e delle trasformazioni della vita nelle grandi città europee, di cui aveva fatto direttamente esperienza a Berlino. Il suo principale lavoro dedicato a tale tema è un testo breve, ma importante, intitolato Le metropoli e la vita dello spirito (1903). In questo studio egli si concentra sugli effetti dell’aumento di interazioni e stimoli cui gli individui sono sottoposti nelle grandi città. Rispetto ai centri di provincia, infatti, la metropoli accresce, accelera e intensifica le sollecitazioni ai quali sono sottoposti gli individui attraverso incontri, eventi singolari, situazioni impreviste e così via.
Tuttavia, l’esposizione prolungata a questi impulsi sensoriali comporta anche effetti negativi. Non a caso, Simmel nota che il loro sovraccarico richiede all’individuo la creazione di meccanismi di autodifesa per proteggersi dall’ambiente esterno. Inoltre, il moltiplicarsi delle sollecitazioni finisce per generare una sorta di assuefazione sia alle novità sia a stimoli simili ma progressivamente più forti, producendo una disposizione che Simmel definisce atteggiamento blasé. Tale disposizione è quella tipica di chi diventa scettico e indifferente rispetto a ciò che lo circonda, perché è stato già esposto a troppe esperienze simili in precedenza e ha progressivamente esaurito le energie psichiche necessarie per farvi fronte.
assuefazione: acquisizione di un’abitudine.