Pareto riteneva che solo poche delle azioni compiute dagli individui fossero basate su un ragionamento razionale, convinto com’era che la vita sociale fosse caratterizzata proprio dal prevalere di comportamenti di tipo non-logico che, tuttavia, gli individui sono portati a descrivere come dotati di una qualche logica o giustificazione razionale. È da quest’ultima considerazione che deriva la seconda fondamentale teoria elaborata dal sociologo italiano: la teoria dei residui e delle derivazioni.
