L’ADOLESCENZA

Keith Haring, We the Youth. Un murale sulla parete bianca di un edificio raffigurante una composizione vivace di figure umane stilizzate, dipinte con colori primari brillanti come rosso, blu, giallo e verde. Le figure, delineate con contorni neri spessi, sono rappresentate in movimento, saltando, ballando e interagendo tra loro. Alcune di esse hanno motivi interni, come pois o disegni astratti. Il murale è circondato da una recinzione metallica e alberi, con un piccolo cartello che riporta il titolo e il nome dell'artista.
Keith Haring, We the Youth, 1987, Philadelphia (Pennsylvania, Usa). L’artista neopop e writer newyorkese Keith Haring (1958-1990) è autore di numerosi graffiti in diverse città del mondo. Il murale We the Youth (“Noi, la gioventù”), che richiama le parole iniziali «We the people» della Costituzione degli Stati Uniti d’America, è la sua unica opera pubblica e collettiva: alla sua realizzazione hanno collaborato infatti altri artisti e quattordici giovani studenti d’arte.

Molti adulti ricordano l’adolescenza come l’età della spensieratezza e delle prime agognate responsabilità. Per altri invece è stata un periodo difficile, caratterizzato da dubbi, timori e delusioni.
L’adolescenza è un fenomeno naturale, in quanto prende il via con i cambiamenti corporei della pubertà, ma è anche un fenomeno culturale e individuale, perché condizionato dalla società, dalla storia personale e dall’ambiente di appartenenza.
L’adolescenza prevede una sostanziale separazione dalle figure genitoriali e impegna chi la sta vivendo nella costruzione della propria identità, dei propri valori e del proprio futuro.
Avviati nel corso della pubertà, in adolescenza avvengono decisivi cambiamenti fisici che possono mettere in crisi l’adolescente che si guarda e non si piace. Il corpo in adolescenza svolge un ruolo centrale per la definizione di sé e la sua presentazione al mondo esterno: per questo viene abbellito e manipolato attraverso diete, allenamenti, tatuaggi, tagli di capelli.