Questa ipersensibilità è frutto dell’atteggiamento iperprotettivo degli adulti, che invece di spingere i figli all’emancipazione attraverso l’esplorazione dell’ambiente e la messa alla prova delle proprie capacità, li rende impauriti e impreparati a difendersi da soli, cosicché sono loro stessi, ormai nel pieno dell’adolescenza, a voler essere trattati ancora come bambini.
La sicurezza economica è un obiettivo primario per i ragazzi di oggi che manifestano uno spirito più pragmatico dei millennials, la generazione che li ha preceduti. Avvertendo la precarietà e la competizione che caratterizzano il mondo del lavoro odierno, ed essendo più insicuri sulle loro possibilità di affermazione e successo, sono più pratici e mirano ad avere una professione che permetta loro di guadagnare soldi, non che li gratifichi. Tendenzialmente sono meno interessati alla conoscenza intellettuale e a questioni filosofiche sul significato della vita e forse anche per questo la scuola non è mai stata così poco valorizzata dai giovani come al giorno d’oggi.
Per quanto riguarda i diritti e l’impegno civile, la maggior parte degli iGen è favorevole alla giustizia sociale e alle pari opportunità, ritiene che le minoranze non vadano discriminate e le diversità debbano essere tollerate. In particolare, si registra un gap generazionale significativo riguardo all’accettazione dell’omosessualità come una variante normale della vita sessuale e amorosa. Tuttavia, secondo lo studio di Twenge, il loro è spesso un attivismo “pigro”, infatti non sono generalmente altrettanto inclini alla contestazione e all’impegno civile concreto. La cautela nell’esprimere apertamente la propria opinione potrebbe essere connessa alla già citata preoccupazione per la sicurezza emotiva, per cui, per proteggere e includere tutti e non correre il rischio di offendere qualcuno, è meglio tacere e non affrontare temi complicati.
Rispetto al sesso e alle relazioni di coppia gli iGen si confermano libertari ma timorosi e prudenti. I giovani adulti attuali si sposano meno e più tardi che in passato e il tasso di natalità è ai minimi storici. Tra le ragioni alla base dell’allontanamento dalle relazioni amorose ritroviamo l’insicurezza economica: gli iGen affermano di desiderare dei figli ma di temere di non riuscire a mantenerli, quindi preferiscono concentrarsi su se stessi e sulla propria carriera, senza distrazioni. C’è anche una motivazione più profonda, legata invece alla fragilità emotiva: i ragazzi di oggi ritengono che stare con qualcuno sia stressante, perché il coinvolgimento emotivo espone al rischio di soffrire, di essere traditi o rifiutati.
Così il sesso occasionale, in inglese hookup, e le relazioni aperte sono preferiti a un rapporto di coppia stabile, che sembra non essere più di moda tra gli adolescenti. La diffusione della pornografia online non ha portato a un incremento delle esperienze sessuali consumate dal vivo, anzi sembra averle fatte diminuire o comunque ritardare. Un fenomeno nuovo e in aumento è invece quello del sexting, cioè lo scambio di messaggi e immagini sessualmente espliciti attraverso le chat.