Un altro nuovo disturbo alimentare sempre più diffuso è l’ortoressia, ovvero la maniacale attenzione alla qualità sana e salutare degli alimenti, perseguita attraverso una rigida selezione dei cibi e il rigoroso controllo delle modalità di preparazione e assunzione dei pasti. In questi casi spesso l’obiettivo proclamato è l’intenzione di raggiungere e conservare salute e benessere, per rendere il corpo più forte e resistente alle malattie e all’invecchiamento. Anche in questi casi la condotta diventa disturbo nel momento in cui viene connotata da rigidità e ipercontrollo, occupando sempre più i pensieri di chi ne soffre.
Le caratteristiche dell’ortoressia sono:
- maniacale attenzione alla qualità sana e salutare degli alimenti;
- ossessivo controllo nella selezione degli alimenti, nella modalità di preparazione e di assunzione dei pasti;
- preoccupazione per la salute e il benessere del corpo, controllata attraverso la qualità del cibo;
- ideologizzazione di questi aspetti che assumono connotazioni fobiche. In altre parole, diventa impensabile l’idea di nutrirsi con cibi che non soddisfano le caratteristiche salutari ritenute fondamentali (è preferibile piuttosto il digiuno);
- isolamento sociale, causato dalla necessità di tenere sotto controllo gli aspetti alimentari.
