PAROLA D’AUTORE

T1 Gérard Lutte

L’importanza dell’amicizia

Lo psicologo di origine belga Gérard Lutte, docente di Psicologia dell’età evolutiva all’università di Roma La Sapienza, e impegnato nel lavoro sociale con giovani emarginati, evidenzia in questo brano quanto l’amicizia svolga un ruolo fondamentale per lo sviluppo dell’identità adolescenziale.

Psicologia degli adolescenti e dei giovani, il Mulino, Bologna 1987, pp. 242-243

Il bisogno di amicizia durante l’adolescenza è qualitativamente nuovo, espressione dello sviluppo della personalità in tutti i suoi aspetti, dipendente non solo dalla pubertà fisiologica ma anche dallo sviluppo cognitivo, da quello della motivazione all’autonomia e alla parità, dalla solidarietà tra emarginati che si esprime nei gruppi di coetanei, dalle condizioni di marginalità che causano una crisi di identità, dall’insieme dei cambiamenti che provocano insicurezze e ansietà. […]
L’amicizia è anche un potente aiuto nel processo di distacco dai genitori e dagli adulti non solo perché, sul piano emotivo, trasferisce sui coetanei molti bisogni affettivi ma anche perché […] rassicura nei momenti di ansietà.
[…] In un tempo di insicurezza e di dubbi su se stesso, l’amicizia riconforta perché dà un senso di importanza. Se l’amico mi ama e mi rispetta significa che non sono senza valore. Con lo scambio intimo dei sogni ad occhi aperti, delle illusioni, delle paure, dei sentimenti, l’adolescente ha una conferma del proprio valore perché si vede negli occhi di un altro da cui non si sente diverso. […] L’amicizia, infatti, permette la condivisione e quindi il sollievo delle paure e delle angosce, della rabbia, delle tensioni e frustrazioni che caratterizzano l’adolescenza nella nostra cultura. Racconta una ragazza: «Il non parlare di determinati problemi mi faceva pensare di averli solo io. Ho vissuto con angoscia perché mi sentivo diversa dagli altri. Poi ho fatto amicizia con una ragazza scoprendo che molti problemi li aveva anche lei. Mi sono sentita rinascere, non mi sentivo più diversa».
L’amicizia risponde anche ai bisogni cognitivi degli adolescenti, permette loro di discutere senza fine del senso della vita, di teorie filosofiche, politiche e sociali, di religione, arte e letteratura. Consente anche di capire meglio gli altri. […]
Talvolta l’identificazione con un amico o un’amica permette di risolvere un problema di sviluppo. […] Permette di dare e di ricevere, di non rimanere schiacciato sotto il sentimento di solitudine che si fa più frequente durante questa età per il processo di separazione e di individuazione. Oltre a queste funzioni tipiche dell’adolescenza, il rapporto di amicizia risponde ad altri bisogni sentiti tutta la vita: offre una compensazione ai limiti della propria persona, assicura aiuto e favori, alleanze contro eventuali pericoli. L’insieme di queste funzioni […] spiega l’importanza dell’amicizia soprattutto nella prima adolescenza quando lo sviluppo è più rapido e ansiogeno e manca il supporto di una relazione d’amore.

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1. Rifletti sulla tua idea di amicizia e cerca di comprendere se la tua esperienza è simile a quella descritta dall’autore.