Il movimento romantico nasce in Germania e in Inghilterra alla fine del XVIII secolo e si diffonde in Europa nei primi decenni dell’Ottocento. Le sue origini si possono rintracciare nel movimento letterario dello Sturm und Drang (“Tempesta e impeto”, dal titolo di un’opera di Friedrich Maximilian Klinger), sorto in Germania negli anni Settanta del Settecento, che assume come unica guida esistenziale e fonte di ispirazione artistica il sentimento. Esempio emblematico di questa concezione è il protagonista del romanzo di Johann Wolfgang von Goethe I dolori del giovane Werther, che può essere considerato simbolo del movimento, in quanto vive con passione assoluta un amore impossibile fino ad arrivare al suicidio.
Il termine “romanticismo” deriva dall’inglese romantic, adottato inizialmente per indicare i romanzi cavallereschi e poi associato all’idea di “pittoresco”, a ciò che è spontaneo e selvaggio e alle emozioni “sublimi” destate da determinati paesaggi, opere artistiche e letterarie o antiche rovine, davanti alle quali l’uomo percepisce la potenza della natura e il mistero delle sue creazioni.
Le tematiche principali
Sebbene il Romanticismo assuma connotazioni e sfumature diverse a seconda dei paesi e degli ambiti culturali di espressione, si possono cogliere alcuni tratti costanti, come la rivalutazione del sentimento e della fantasia, della spontaneità e della soggettività e della stessa religiosità cristiana, che sono celebrati in contrapposizione al razionalismo e intellettualismo dell’epoca precedente; così come emerge – di contro al classicismo inteso come riproposizione pedissequa dei canoni estetici del mondo classico greco e latino – l’interesse e il recupero delle civiltà medievali, dei valori di nazionalità e della cultura popolare.
Così molti romantici celebrano il Medioevo come il periodo in cui nascono le lingue e le culture nazionali, scegliendo ambientazioni medievali per i loro romanzi. È questo il caso di Walter Scott e di Victor Hugo. Altri, come i poeti inglesi Wordsworth e Coleridge, condannano la nascente società industriale, perché distrugge la natura e sostituisce alla spontaneità del mondo contadino il calcolo utilitaristico del progresso.
Ma il Romanticismo è un movimento che presenta anche molte contraddizioni, per cui non tutti gli intellettuali dell’epoca amano il popolo: anzi, non mancano esempi di intellettuali, come il poeta inglese George Byron, che lo disprezzano e vivono nel tentativo di incarnare l’ideale dell’eroe solitario, che risponde a un’ispirazione superiore, per cui fugge la mediocrità sognando mondi favolosi oppure viaggiando verso terre lontane ed esotiche.
In Italia il movimento romantico si collega al Risorgimento e appare meno legato, rispetto a quello nordico, ai temi fantastici. La letteratura e la pittura si ispirano spesso a fatti del passato per alludere al presente, come nei dipinti di Hayez.
