per IMMAGINI – Il ruolo della donna nell’educazione

Questo dipinto del pittore baltico-tedesco von Reutern (1794-1865), in cui è ritratta una contadina col suo bambino, sembra riassumere il pensiero di Pestalozzi: nel suo romanzo Leonardo e Gertrude l’umile Gertrude, simbolo dell’educazione familiare, è colei che promuove il riscatto morale del villaggio. Lo sguardo pensoso della madre abbassato sul figlio dormiente esprime l’amore materno cui Pestalozzi si ispira per il suo metodo elementare intuitivo: per lui gli insegnamenti devono essere proposti con semplicità, in un clima ricco di affetto.

Dipinto di Gerhard von Reutern. Ritratto di una giovane donna seduta, vestita con abiti tradizionali, che tiene in braccio un bambino addormentato. La donna ha le mani intrecciate e il capo leggermente inclinato verso il bambino, che riposa con il viso appoggiato alla sua spalla. Il bambino indossa un abito decorato e un piccolo copricapo. L'atmosfera è intima e serena, con un'illuminazione morbida che mette in risalto i volti.
Gerhard Wilhelm von Reutern, La moglie del contadino con un bambino addormentato, 1843, Russkij Muzej, San Pietroburgo.

A tal proposito nell’opera Madre e figlio afferma:

Il nostro grande intento è lo sviluppo dell’anima infantile, e il nostro grande mezzo l’azione della madre. Da ciò nasce, sin dall’inizio delle nostre ricerche, un quesito importante: possiede la madre le facoltà necessarie all’assolvimento dei doveri e dei compiti che noi le assegniamo? […]
Sì! Posso dirlo: la madre ha la capacità, ha ricevuto dal Creatore stesso la capacità di divenir l’agente più energico dello sviluppo infantile. Già nel suo cuore è spontaneamente radicato il desiderio più ardente del bene del figlio […]. Tutto ciò che io domanderei ad una madre, sarebbe che ella facesse operare il suo amore con la maggior forza possibile, e tuttavia lo regolasse con la riflessione.

J.H. Pestalozzi, Madre e figlio. L’educazione dei bambini, La Nuova Italia, Firenze 1961, p. 17.

Stabilito che il modello materno rappresenta la fonte ispiratrice del suo metodo, Pestalozzi si impegna a individuare delle “leggi universali” in grado di garantirne l’applicazione.