Per lui la trasmissione dei contenuti deve attenersi a tre principi chiave: l’ , per cui l’insegnamento che precede deve essere connesso a quello che segue; organicità la , per cui si deve partire dal semplice per arrivare al complesso, dalla parte per giungere all’intero; gradualità la , per cui si deve muovere dalle realtà più familiari al fanciullo, per poi discostarsene a poco a poco. vicinanza Ovviamente questi meccanismi vanno applicati a una formazione integrale che, come già ricordato, contempla la dimensione morale (cuore), quella intellettuale (mente) e quella professionale (mano), ma attribuisce alla un valore superiore, in quanto è quella che, insegnando l’amore di Dio e del prossimo, garantisce la pacifica convivenza tra gli uomini. La fiducia di Pestalozzi nel suo metodo, però, sfocia nella pratica in una eccessiva, che porta a situazioni di e , che egli non riesce a superare. Al di là di questi limiti oggettivi, Pestalozzi è considerato una figura di primo piano della storia culturale europea. Egli introduce una sensibilità nuova nei riguardi dell’infanzia e dell’educazione popolare, valorizzando il , facendo emergere l’importanza morale e sociale della , richiamando il concetto di e assegnando al maestro una funzione chiave per il progresso della società. formazione morale schematizzazione verbalismo formalismo ruolo della donna e della famiglia formazione professionale educazione come diritto universale PER LO STUDIO Come evolve l’idea di educazione popolare di Pestalozzi attraverso le sue esperienze educative? Che ruolo attribuisce alla famiglia e alla madre? Quali sono i capisaldi del metodo elementare intuitivo? Rifletti sulla teoria pedagogica di Pestalozzi: pensi che il mutuo insegnamento possa essere efficace nel migliorare l’apprendimento sia per gli studenti e le studentesse che insegnano sia per quelli/e che apprendono? Ti è mai capitato di lavorare secondo questa pratica e come ha influenzato il tuo modo di apprendere e capire la materia? Scrivi un breve testo in cui esprimi le tue riflessioni. 1. 2. 3. ORIENTARSI