2. Fröbel e i Kindergarten

2.1 L’EDUCAZIONE DELL’UMANITÀ

Considerato il pedagogista più significativo del Romanticismo, Friedrich Fröbel | vedi L’AUTORE, p. 312 | sviluppa una teoria educativa che risente molto dell’idealismo tedesco. Nella sua opera più nota, L’educazione dell’uomo, Fröbel muove dall’idea che l’unità è Dio, che è al centro di tutto e si mostra all’esterno nella natura e all’interno nello spirito dell’uomo.

Tutto è, vive ed esiste nel divino, in Dio, e per opera del divino, di Dio. […] È destino e vocazione di tutte le cose di rappresentare sviluppandola la loro essenza, quindi il divino che è in esse e il divino in sé, e di far conoscere e rivelare Dio attraverso le cose esteriori e caduche. È destino e vocazione particolare dell’uomo, quale essere intelligente e razionale, di avere piena coscienza, di conoscere con vivezza e chiara penetrazione la sua propria essenza, il divino che è in questa ed il Dio in sé, il proprio destino e la propria vocazione, e di mettere in pratica tutto questo, farlo agire e manifestarlo, con libertà di autodeterminazione, nella propria vita.

F. Fröbel, L’educazione dell’uomo, La Nuova Italia, Firenze 1993, p. 4.

radici delle parole

idealismo: il termine “idealismo” designa in filosofia quelle dottrine che riconducono la realtà all’idea (da cui la denominazione). La corrente filosofica dell’idealismo nasce in Germania. Il suo iniziatore è Johann Gottlieb Fichte (1762-1814) e tra i suoi massimi esponenti vi sono anche Friedrich Wilhelm Joseph Schelling (1775-1854) e Georg Wilhelm Friedrich Hegel (1770-1831). Alla base dell’idealismo tedesco c’è l’idea per cui tutto è spirito, in quanto al di fuori di questa entità creatrice e infinita non esiste nulla. Lo spirito è la ragione assoluta: la ragione umana, in quanto parte di essa, ha il compito di conoscerla, attraverso la filosofia. Per gli idealisti lo spirito si incarna nella storia dei popoli e il singolo, in quanto parte di una comunità, è chiamato a dare il suo contributo al progresso della storia, operando per il perfezionamento degli altri uomini. In questa direzione l’idealismo non solo assegna un primato conoscitivo alla filosofia, ma anche un valore diverso – in funzione della collettività – alla storia delle nazioni e dei singoli.
Consulta il vocabolario Treccani

La natura e lo spirito sono due diverse manifestazioni di Dio e della sua eterna attività creatrice. L’unità di tutte le cose risiede in Dio e l’uomo, come elemento del creato, nasce imperfetto, ma ha in sé le potenzialità per realizzare l’essenza divina che è in lui. L’educazione ha proprio il compito di guidare l’uomo in questo processo di sviluppo, che va compiuto in accordo con la natura e che ha come meta ultima il raggiungimento dell’unione con la realtà divina.
Nella sua concezione del bambino Fröbel prende le distanze dalla teoria empirista, secondo cui l’uomo nasce come tabula rasa, e mette in evidenza la ricchezza di potenzialità del fanciullo, che l’educazione ha il compito di liberare e far crescere, non proponendo modelli esterni da imitare, ma fornendo la possibilità a ogni individuo di realizzarsi concretamente e autonomamente. In questa prospettiva si percepisce l’eco della lezione di Rousseau.