La multilateralità degli interessi, però, deve essere ricondotta a unità per attuare un’istruzione educativa organica. Tale obiettivo per Herbart può essere raggiunto seguendo la metodologia didattica dei gradi formali, così denominati perché applicabili a ogni forma di istruzione.
Il filosofo distingue quattro gradi formali, i primi due attinenti all’attività di penetrazione (che riguarda gli oggetti esterni) e gli altri due riferibili all’attività di riflessione (che comporta un procedimento interiore):

  • chiarezza, che si attua nella definizione dell’oggetto di apprendimento;
  • associazione, intesa come allargamento e collegamento tra le nuove conoscenze e quelle già apprese;
  • sistemazione, che consiste nella sintesi armonica delle nuove conoscenze;
  • metodo, che si traduce nell’applicazione pratica delle cognizioni.
    In questo modo Herbart va a definire gli aspetti che devono guidare l’insegnante nella predisposizione delle lezioni.
Mappa concettuale sull’azione educativa per Herbart. L’azione educativa deve muovere dalla multilateralità degli interessi, che comprende gli interessi di partecipazione (cuore) e gli interessi di conoscenza (mente). La multilateralità degli interessi è ricondotta a unità mediante la metodologia didattica, che comprende quattro gradi formali: 1) chiarezza, 2) associazione, 3) sistemazione, 4) metodo. I primi due sono attinenti all’attività di penetrazione; i secondi due all’attività di riflessione.

3.2 IL METODO EDUCATIVO

Per Herbart il metodo educativo si deve incentrare sul rapporto tra educatore e educando, tenendo conto di tre componenti: governo, insegnamento e coltura morale.
Il governo è per Herbart «il primo presupposto dell’educare» e coincide con quella disciplina esterna imposta dall’educatore sull’allievo, che nei primi anni di formazione è fondamentale, data l’incapacità del fanciullo di autogovernarsi, di controllare cioè gli impulsi che frenano il perfezionamento morale. La base del governo dei fanciulli secondo Herbart consiste nel tenerli occupati, evitando ogni tipo di sregolatezza. Questo obiettivo va garantito, più che attraverso la sorveglianza, per mezzo dell’autorità e dell’amore, ai quali Herbart attribuisce maggiore efficacia educativa.

T3
J.F. Herbart,
Insegnamento, governo e coltura morale
p. 328