L’insegnamento ha per scopo la formazione del soggetto, il suo perfezionamento e il raggiungimento della virtù. Qui prevale l’istruzione educativa, che muove dall’interesse, permette l’acquisizione di conoscenze e l’adesione del soggetto ai principi morali.
La coltura morale implica l’azione del “coltivare” la personalità dell’educando e ha come fine principale la formazione del carattere nella moralità o meglio nella virtù, obiettivo primario di tutta l’azione educativa.

3.3 GLI AMBIENTI EDUCATIVI
Nella concezione pedagogica di Herbart l’ambiente è determinante, proprio perché l’individuo non possiede conoscenze innate e dunque è di fatto un prodotto della società. Rispetto all’educazione egli ritiene che ci siano due ambienti fondamentali: la famiglia e la scuola.
La famiglia è indicata come l’ambiente educativo per eccellenza, dove tutto è in funzione della crescita del bambino. Tuttavia, non tace i limiti educativi delle famiglie, che spesso si affidano troppo alle scuole pubbliche, pensandole come loro naturale completamento.
La scuola per Herbart ha una funzione integrativa rispetto alla famiglia, che detiene la prerogativa originaria sulla formazione del soggetto. Egli però la ritiene indispensabile, sia perché viene incontro alle esigenze delle famiglie che non possono permettersi un precettore, sia perché assicura un’istruzione a tutti.
Per quanto concerne l’organizzazione scolastica, Herbart si schiera decisamente in difesa dell’autonomia della scuola rispetto allo Stato e alla Chiesa e pensa a una scuola che risponda all’esigenza dell’allievo di soddisfare da una parte i suoi interessi conoscitivi attraverso la matematica e le «scienze speciali» come il diritto, e dall’altra gli interessi partecipativi, riservando spazio alla letteratura e alla storia.
La scuola herbartiana
Le idee di Herbart hanno avuto una vasta risonanza in tutto il mondo, grazie alla fondazione della scuola herbartiana in Germania poco dopo la morte del filosofo. Nei primi del Novecento il mondo pedagogico si è spaccato in due schieramenti: da una parte i sostenitori di Herbart e dall’altra i critici, che lo hanno accusato di intellettualismo, individualismo e moralismo. Nonostante gli innegabili punti deboli del pensiero pedagogico di Herbart, gli va riconosciuto l’indubbio merito di avere, da un lato, conferito sistematicità e serietà scientifica allo studio della pedagogia e, dall’altro, quello di aver posto l’istanza di un’azione educativa rispettosa delle leggi della psicologia e attenta alla formazione della personalità del soggetto.