Attraverso lo Statuto vengono sostituite le vecchie norme che fino ad oggi regolavano la disciplina nella scuola, benché ampiamente superate e per questo di fatto non più applicate. Con le nuove norme, superando sanzioni come l’espulsione, si chiede alla scuola di prendersi carico dei propri studenti e si sottolinea la finalità educativa della sanzione, della responsabilità individuale, della trasparenza e proporzionalità della sanzione, della riparazione del danno. È sempre possibile chiedere la conversione della sanzione nello svolgimento di attività a favore della scuola. Nel momento in cui si introducono principi innovativi e si affida alle scuole il compito di tradurli nella propria realtà, è necessario individuare delle norme di tutela. Per questo sia all’interno di ogni istituto sia a livello provinciale sono istituiti organismi di mediazione e di garanzia ai quali ci si può rivolgere qualora si ritenga che lo Statuto sia stato violato. I provveditorati agli studi (oggi Uffici Scolastici Provinciali, ndr) sono impegnati a verificare l’applicazione dello Statuto attraverso un monitoraggio che ha il duplice scopo di conoscere la situazione e di spingere tutte le scuole ad applicare integralmente lo Statuto».
Tratto da archivio.pubblica.istruzione.it