2. Lambruschini educatore e pedagogista 2.1 L’EDUCAZIONE RELIGIOSA Tra le figure più rilevanti del del Risorgimento, | vedi | abbandona la carriera ecclesiastica, non condividendo le direttive politiche della Santa Sede, e dedica tutta la sua esistenza a due grandi passioni: la pedagogia e la politica, rimanendo sempre fedele a un’idea di religione distante da ogni dogmatismo e ancorata alle esigenze morali, sociali e civili del tempo. L’ rappresenta uno dei cardini del pensiero pedagogico di Lambruschini. Il concetto di religione a cui guarda il pedagogista italiano non si basa su norme e precetti esteriori a cui aderire passivamente, ma richiede un coinvolgimento totale della persona, che è chiamata a incontrare Dio non solo nei sacramenti e nella liturgia, ma anche e soprattutto nella natura e nelle persone. cattolicesimo liberale Raffaello Lambruschini L’AUTORE educazione religiosa radici delle parole fu un movimento politico – diffuso all’inizio dell’Ottocento in Belgio, Francia e Italia – che, come rivela il nome, si proponeva di conciliare il pensiero cattolico con alcuni principi di libertà quali: separazione tra Stato e Chiesa, libertà civili e forma di governo basata su un sistema di rappresentanza. Nel contesto italiano gli esponenti del cattolicesimo liberale cercano di armonizzare l’istanza della riforma religiosa con quella del patriottismo. Tra i principali esponenti troviamo Alessandro Manzoni, Cesare Balbo, Raffaello Lambruschini, Antonio Rosmini e Vincenzo Gioberti. cattolicesimo liberale: L’AUTORE – RAFFAELLO LAMBRUSCHINI Nasce a Genova nel 1788. Studia nel seminario della città natale e poi in quello di Orvieto. Nel 1810 è ordinato sacerdote e nel biennio successivo regge come provicario la diocesi di Orvieto. Tra il 1812 e il 1814 è confinato a Bastia, in Corsica, per il suo atteggiamento antinapoleonico. Nel corso di questa esperienza inizia a sentire tutto il peso della distanza tra il messaggio evangelico e le scelte politiche della Chiesa. Nel 1816 abbandona la carriera ecclesiastica e si ritira nella tenuta paterna di San Cerbone, a Figline Valdarno. Qui nel 1829 fonda un istituto educativo per ragazzi di famiglie signorili e si dedica all’educazione dei contadini. Nel 1836 fonda la “Guida dell’educatore”, prima rivista pedagogica nata in Italia, alla quale è abbinato il supplemento “Letture per i fanciulli”, divenute poi nel 1844 “Letture per la gioventù”. Nel 1847 chiude l’istituto di San Cerbone e si trasferisce a Firenze, dove inizia un’intensa attività politica. La delusione per il fallimento della Prima guerra d’indipendenza lo porta a rifugiarsi nello studio. Risale a questa fase la pubblicazione dell’opera (1849). Nel 1859 è nominato ispettore generale delle scuole della Toscana. Successivamente ricopre altre importanti cariche politiche e dalla sua fertile penna escono numerosi scritti pedagogici: i (1860-63), (1871) e (1872). Muore nel 1873. Nasce a Genova È ordinato sacerdote È confinato in Corsica Si ritira a San Cerbone Fonda un istituto educativo Fonda “Guida dell’educatore” Chiude l’istituto di San Cerbone Scrive È ispettore generale delle scuole della Toscana Muore a San Cerbone Della educazione Discorsi ai maestri Della istruzione Delle virtù e dei vizi 1788 1810 1812-14 1816 1829 1836 1847 1849 Della educazione 1859 1873 Antonio Ciseri, , 1873, Galleria d’Arte Moderna, Palazzo Pitti, Firenze. Lambruschini visse i suoi ultimi anni di vita a Firenze, dove Ciseri era professore all’Accademia. Ritratto di Raffaello Lambruschini