2. GLI IDEALI EDUCATIVI AL TEMPO DELLA SCOLASTICA

Miniatura che rappresenta scene di vita quotidiana in un contesto medievale: in primo piano, un bambino su un cavallino di legno, un altro che impara a camminare con un gioco a ruote e un neonato che riposa in una culla. A sinistra, un uomo con abiti riccamente decorati è seduto su una panca accanto a un vecchio con barba lunga e copricapo verde che tiene un bastone e ascolta attentamente. A destra, altri adolescenti in abiti medievali partecipano alla scena. Sullo sfondo, un paesaggio collinare con castelli. La miniatura è bordata da motivi floreali stilizzati e arabeschi colorati.
La miniatura qui riprodotta è tratta dal manoscritto fr. 218 del Libro delle proprietà delle cose di Bartolomeo Anglico. Vi sono ritratti un giovane uomo e un vecchio, che conversano. A lato della scena troviamo due adolescenti, mentre in primo piano vi sono: un neonato in fasce nella culla, un bambino che compie i primi passi con l’aiuto di un girello, un altro un po’ più grande che cavalca un bastone coronato da una testa di cavallo. A partire dal XIII secolo si registra una certa attenzione per l’infanzia, quando si sviluppa il culto di Gesù Bambino e si diffonde la famiglia nucleare.

Nata nel IX secolo dall’insegnamento nelle scuole religiose, la scolastica è la concezione filosofica e teologica che caratterizza il pensiero medievale fino all’Umanesimo. La principale questione sulla quale si concentrano i pensatori della scolastica è il rapporto tra fede e ragione, che ha importanti ripercussioni anche sul terreno educativo. In questa unità troverai gli esponenti maggiori della scolastica che si sono occupati di questioni pedagogiche: Ugo di San Vittore nel XII secolo e, nel Duecento, Bonaventura da Bagnoregio e Tommaso d’Aquino.