SECONDA PROVA SCRITTA TEMA DI SCIENZE UMANE SIMULAZIONE DELLA PROVA 1 SIMULAZIONE DELLA PROVA L ambiente di apprendimento prima parte Ogni processo di apprendimento si attua in un preciso contesto di riferimento e si avvale di un ambiente specifico che lo possa stimolare, indurre e favorire. Nel primo documento l ambiente viene identificato come il terzo educatore e ne viene sottolineata l importanza nel processo di apprendimento. Nel secondo documento la pedagogista Maria Montessori spiega in che modo, nel corso della sua esperienza, sia giunta a creare per i bambini un ambiente su misura. Il candidato, avvalendosi anche della lettura e analisi dei documenti riportati, illustri l importanza dell ambiente di apprendimento di un qualsiasi percorso formativo e fornisca alcuni esempi tratti dalla storia della pedagogia e dalla sua esperienza sul campo. documento L ambiente considerato terzo educatore e gioca un ruolo decisivo nel determinare la qualit degli apprendimenti. Le aule, i laboratori, i corridoi, la forma materiale dell edificio, il contesto in cui collocato, i colori delle pareti, la qualit dell illuminazione, gli arredi, i materiali didattici: tutto questo crea l ambiente dove il bambino vive, apprende, fa esperienze, entra in relazione con gli altri [...]. Un ambiente fisico ampio, flessibile e ricco di stimoli offre al bambino occasioni molteplici per acquisire nuove conoscenze, esercitare abilit , esprimere la propria creativit , fare ipotesi, compiere scoperte, sperimentare, trarre conclusioni, ovvero migliorare le proprie competenze. Contemporaneamente favorisce lo sviluppo dell identit personale del bambino e il suo senso di appartenenza al luogo e al gruppo sociale. La ricchezza dei materiali necessaria anche per soddisfare interessi e capacit diverse dei bambini permettendo loro di scegliere tra le attivit che l ambiente offre. 1 Snje ana Mo ini , Cristina Moscarda, L ambiente come fattore di apprendimento nella scuola dell infanzia, in «Studia Polensia», n. 5, Universit di Pola, Pola (HR), 2016, pp. 1-2 documento 2 Il nostro metodo, nella pratica, ha rotto con le vecchie tradizioni: ha abolito il banco, perch il bambino non deve pi stare fermo ad ascoltare le lezioni della maestra; ed ha abolito la cattedra perch la maestra non deve fare pi le lezioni collettive necessarie nei metodi comuni. Queste cose sono il primo atto esterno di una trasformazione pi profonda che consiste nel lasciare libero il bambino di agire secondo le sue tendenze naturali, senza alcun legame di obbligo fissato o di programma, e senza preconcetti pedagogici che partono da quei principi che si sono fissati per eredit nelle vecchie concezioni scolastiche. Avendo abolito le lezioni collettive ed essendoci proposti di sostituirle con l attivit spontanea del bambino stesso, necessario fornire a questa attivit delle cose esterne sulle quali essa si possa esercitare. Cos , come primo passo, abbiamo trasformato le classi in vere e piccole Case per bambini, che si ammobiliano con oggetti adatti alla statura e alla forza degli esseri che essi devono ospitare: con piccole sedie, piccoli tavoli, lavabi, minuscoli oggetti di toeletta, tappetini, credenzine, tovaglie e vasellami. Tutto ci non solo di piccole dimensioni ma anche VERSO L ESAME | Tema di Scienze umane | 435