2. La secondo Bonaventura da Bagnoregio sapientia christiana 2.1 IL RAPPORTO TRA RAGIONE E FEDE Soprannominato Doctor seraphicus, Bonaventura da Bagnoregio | vedi |, al secolo Giovanni Fidanza, è uno dei massimi rappresentanti della filosofia scolastica francescana. La riflessione di Bonaventura da Bagnoregio si colloca in un periodo in cui la filosofia di Aristotele si sta diffondendo nelle maggiori università europee. Egli condanna l’aristotelismo inteso come filosofia “tutta umana” e autonoma e si impegna nella difesa della nel solco tracciato da (354-430), uno dei quattro dottori occidentali della Chiesa. Infatti, per Bonaventura il percorso conoscitivo è un cammino della mente verso Dio, che sale dalla contemplazione delle cose terrene alle eterne, ritrovando (grado esteriore), (grado interiore) e (grado esterno) l’impronta e l’immagine di Dio. Come già per Ugo di San Vittore, per Bonaventura la conoscenza è un’ascesa mistica, che consente l’elevazione dell’anima a Dio fino all’ , stato in cui l’individuo si pone in comunicazione diretta con Dio. Per Bonaventura la scienza in sé è : l’unica forma di conoscenza ammessa è quella contemplativa, che permette all’uomo di sollevarsi dalle tenebre del peccato e di aprirsi all’ . L'AUTORE sapientia christiana Agostino di Ippona fuori di sé dentro di sé sopra di sé estasi vana curiositas illuminazione di Dio B. da Bagnoregio, p. 56 T2 Le tappe dell’ascesa a Dio L'AUTORE – BONAVENTURA DA BAGNOREGIO Giovanni Fidanza nasce a Civita di Bagnoregio nel 1217. Entrato giovanissimo nell’ordine francescano come Bonaventura da Bagnoregio, è inviato a studiare a Parigi, dove frequenta la Facoltà delle Arti e studia teologia (1243-48). In seguito rimane nell’ateneo parigino a insegnare filosofia e teologia tra il 1248 e il 1257. In questo contesto conosce san Tommaso e insieme a lui conduce una dura lotta contro gli avversari dell’insegnamento da parte dei religiosi. Nel 1257 è nominato ministro generale dell’ordine minoritico e nello stesso anno lascia l’insegnamento universitario. Seguono anni di intensa attività intellettuale, di impegno per la stabilità dell’ordine e di accese battaglie contro gli aristotelici della Facoltà delle Arti di Parigi. Nel 1273 è nominato cardinale vescovo di Albano. L’anno seguente muore, mentre partecipa al Concilio di Lione (lo stesso al quale era stato invitato san Tommaso, senza mai giungervi per il sopraggiungere della morte in viaggio). Autore prolifico, scrive oltre sessanta testi, tra i quali l’ (“Itinerario della mente verso Dio”), la (“Riduzione delle arti alla teologia”) e il (“Cristo unico maestro di tutti”). Nel 1482 è stato riconosciuto santo e nel 1588 dottore della Chiesa. Nasce a Civita di Bagnoregio Frequenta l’università di Parigi Insegna filosofia e teologia all’università di Parigi È nominato generale dell’ordine minoritico È nominato cardinale vescovo di Albano Muore a Lione Itinerarium mentis in Deum Reductio artium ad theologiam Christus unus omnium magister 1217 1243-48 1248-57 1257 1273 1274 Vittore Crivelli, , XV secolo, Rijksmuseum, Amsterdam. Bonaventura in questo dipinto è rappresentato con il cappello cardinalizio e il libro simbolo dei dottori della Chiesa nella mano sinistra, mentre con la destra tiene il , l’albero della Croce, figurazione tradizionale per san Bonaventura che si riferisce alla sua opera: ogni ramo dell’albero porta un aspetto dell’unico frutto, che è Cristo il Salvatore. San Bonaventura da Bagnoregio Lignum vitae