Una poesia oscura e difficile
La produzione poetica di Guittone è costituita da 50 canzoni e 250 sonetti, di argomento dapprima amoroso e poi moraleggiante e religioso. Faticoso e oscuro nello stile, Guittone raramente si libera della maniera provenzale; rispetto alle rime giovanili d’amore, sono più riuscite quelle ispirate a tematiche morali, caratterizzate da una notevole abilità oratoria. Il suo temperamento poetico appare infatti emotivamente coinvolto: nell’esaltazione del ruolo della donna e nella descrizione della passione amorosa, ma soprattutto nella denuncia dei guasti della politica e della corruzione del presente, sempre sostenuta dall’enfasi polemica e da un intento dimostrativo o didattico. Lo stesso vigore si coglie anche nei testi a tematica religiosa, che egli rinnova sia nei contenuti sia nella forma: diversi studiosi ritengono che Guittone sia stato l’inventore della ballata sacra, cioè della lauda.
Guittone d'Arezzo riprende lo stile trobadorico del “poetare chiuso” per trattare temi amorosi e morali.
Profondo conoscitore della poesia provenzale e del suo trobar clus (“poetare chiuso”) – di cui è espressione una poesia aspra, dura, oscura, contrapposta al trobar leu (“poetare leggero”), caratterizzato da uno stile soave, limpido e chiaro, i cui eredi saranno gli Stilnovisti –, Guittone traduce quella tradizione in forme toscane e in una lingua e in uno stile ardui ed elaborati.
Verso lo Stilnovo
Amico e corrispondente dei maggiori rimatori del suo tempo, è caposcuola di grande prestigio e notorietà fra i poeti di transizione dalla Scuola siciliana allo Stilnovo. Dante invece lo accuserà di aver utilizzato uno stile a suo giudizio troppo popolare e municipale. A quella di Guittone l’autore della Divina Commedia contrapporrà infatti la propria lingua “illustre”.
L’epistolario in volgare
Nelle elaboratissime Lettere in prosa volgare, che costituiscono il primo epistolario della storia letteraria italiana, ha particolare rilievo la forte personalità etica e civile dell’autore; ma tali lettere sono importanti soprattutto perché il volgare è adoperato per la prima volta in prosa con ambiziosi intenti d’arte.
Nell’epistolario il volgare è usato per la prima volta con intenti artistici.
T9 Ahi lasso! or è stagion de doler tanto
Guittone d’Arezzo
Il 4 settembre 1260 a Montaperti (a pochi chilometri da Siena) si combatte una battaglia sanguinosa e molto importante per le sorti politiche dei Comuni toscani: i guelfi di Firenze vengono pesantemente sconfitti dai ghibellini di Siena e di altre città toscane (compresi quelli precedentemente fuoriusciti da Firenze e capeggiati da Farinata degli Uberti), appoggiati da re Manfredi. L’esito della battaglia destò emozione e preoccupazione, perché sembrò che si fossero definitivamente risollevate le sorti del partito imperiale, mentre apparve tramontata la potenza del libero Comune fiorentino. A questo episodio storico è dedicato il lamento di Guittone, primo esempio di poesia civile della nostra letteratura, al quale si ispirerà Dante stesso per le sue invettive politiche.
/ Il primo esempio di poesia civile /
METRO Canzone di 6 strofe, ciascuna delle quali ha una fronte di 2 piedi di 4 endecasillabi ciascuno (ABBA CDDC) e una sirma di endecasillabi misti a settenari (EFGgFfE); il congedo è nello stesso metro della sirma.