Foco d’amore in gentil cor s’aprende
come vertute in petra preziosa,
che da la stella valor no i discende
anti che ’l sol la faccia gentil cosa;
15 poi che n’ha tratto fòre
per sua forza lo sol ciò che li è vile,
stella li dà valore:
così lo cor ch’è fatto da natura
asletto, pur, gentile,
20 donna a guisa di stella lo ’nnamora.
11-20 Il fuoco dell’amore si sviluppa (s’aprende) nel cuore nobile così come in una pietra preziosa si sviluppa la sua proprietà specifica, poiché (che) la proprietà (valor) non le viene conferita (no i discende) dalla stella che ne è origine prima che il sole l’abbia purificata (la faccia gentil cosa); soltanto dopo che, con la sua forza, il sole ha eliminato da lei ogni impurità (ciò che li è vile), allora la stella le infonde la sua proprietà: allo stesso modo il cuore che è stato reso dalla natura eletto (asletto), purificato (pur), nobile, la donna, come se fosse la sua stella, (lo) fa innamorare.
11 Foco… s’aprende: Dante si ricorderà di questo verso in Inferno, V, 100, nelle parole di Francesca da Rimini: «Amor, ch’al cor gentil ratto s’apprende».
12 vertute in petra preziosa: nella cultura medievale si riteneva che ogni pietra avesse una particolare proprietà (per esempio quella di guarire certe malattie). Tali proprietà erano elencate nei lapidari, trattati che illustravano le caratteristiche delle diverse pietre.
19 asletto: gallicismo.