T14 Io voglio del ver la mia donna laudare

Guido Guinizzelli

È un componimento di lode della donna, nel quale il poeta celebra gli effetti salvifici del suo passaggio. L’autore elabora compiutamente i due temi centrali della poetica stilnovistica: la lode della donna amata e la forza interiore del sentimento d’amore.

/ Lode ed effetti miracolosi della donna /

METRO Sonetto con schema di rime ABAB ABAB CDE CDE.

PARAFRASI e note

Io voglio del ver la mia donna laudare
ed asembrarli la rosa e lo giglio:
più che stella diana splende e pare,
4 e ciò ch’è lassù bello a lei somiglio.

1-4 Io desidero lodare la signora del mio cuore (la mia donna) secondo verità (del ver) e paragonarle (asembrarli) la rosa e il giglio: appare luminosa (splende e pare) più della stella del mattino e paragono a lei ciò che c’è di bello lassù in cielo.


2 la rosa e lo giglio: la comparazione riguarda il gradevole colorito del volto, all’insegna di un’armoniosa combinazione di rosso e di bianco, ma anche i valori simbolici dei due fiori, rispettivamente sensualità e purezza.
3 stella diana: la “stella che reca il giorno” è il pianeta Venere, che appare in cielo all’alba.
4 ciò ch’è lassù bello: le altre stelle del cielo.

Giorni giovani - volume 1

Dalle origini al Cinquecento

Roberto Carnero, Giuseppe Iannaccone

Treccani Giunti TVP, 2025

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