ANALIZZIAMO INSIEME – VERSO L’ESAME

T16 Voi che per li occhi mi passaste ’l core

Guido Cavalcanti

Cavalcanti spiega in questo sonetto quali effetti produce il sentimento d’amore in colui che ama. L’autore si sofferma sull’azione delle facoltà fisiche e degli spiriti interiori (gli “spiritelli” della teoria cavalcantiana), che diventano quasi i personaggi di un autentico dramma, delineando così una sorta di fisiologia della passione amorosa.

/ Gli effetti della passione amorosa /

METRO Sonetto con schema di rime ABBA ABBA CDE CDE.

Analisi
PARAFRASI e note

Voi che per li occhi mi passaste ’l core
e destaste la mente che dormia,
guardate a l’angosciosa vita mia,
4 che sospirando la distrugge Amore.

v. 1 Un motivo tipicamente stilnovistico: la visione della donna è la scintilla del sentimento amoroso.

1-4 Voi che attraverso gli occhi mi avete trapassato il cuore e avete svegliato la mente che dormiva, guardate la mia vita angosciata, che Amore distrugge tra i sospiri (sospirando).

 


TRECCANI Le parole valgono

destare Il verbo destare ha in sé la forza di uno scuotimento: non è un caso che per esprimere stupore per una cosa che pare incredibile ci chiediamo «Sogno o son desto?». Come ben sa chi conosce il nostro Inno nazionale, questo verbo può avere, oltre a quello letterale, significati figurati («L’Italia s’è desta»). → Quale significato assume nelle seguenti frasi? «Dinanzi a questi eventi, occorre destare le coscienze»; «Si destarono in lui istinti malvagi»; «Quell’oratore sa destare l’attenzione dell’uditorio».


 
4 la: pleonastico.

E’ vèn tagliando di sì gran valore,
che’ deboletti spiriti van via:
riman figura sol en segnoria
8 e voce alquanta, che parla dolore.

v. 5 L’azione drammatica prodotta dall’amore evidenzia l’essenza negativa e devastante della passione.

5-8 Egli (E’) viene colpendo (tagliando) con tanta forza (di sì gran valore), che i deboli spiriti vitali fuggono: rimangono sotto il mio dominio (en signoria) soltanto il corpo nella sua apparenza esterna (figura) e un filo di voce a esprimere il dolore.


7 en segnoria: secondo un’altra interpretazione significa “in signoria d’Amore”.

Questa vertù d’amor che m’ha disfatto
da’ vostr’occhi gentil’ presta si mosse:
11 un dardo mi gittò dentro dal fianco.

v. 11 Amore è come un arciere capace di infierire sulle vittime con grande violenza.

9-11 Questa forza (vertù) d’amore che mi ha distrutto si è mossa veloce (presta) dai vostri occhi gentili: mi ha scagliato una freccia (dardo) nel fianco.

Sì giunse ritto ’l colpo al primo tratto,
che l’anima tremando si riscosse
14 veggendo morto ’l cor nel lato manco.

v. 13 È un verbo chiave della poetica di Cavalcanti, che sottolinea la natura sorprendente e angosciosa del sentimento.

12-14 Il colpo è giunto così diretto al primo tiro d’arco (tratto), che l’anima si è scossa con un tremito vedendo il cuore ucciso (morto) sul lato sinistro (manco).


14 morto: secondo un uso comune nell’italiano antico, il verbo morire è qui usato transitivamente nel significato di “uccidere”. nel lato manco: dove ha sede il cuore.