Memoriali bolognesi
T27 For de la bella bella cayba
Rustico di Filippo
LA VITA
L’autore è vissuto a Firenze nella seconda metà del Duecento, però della sua biografia sappiamo molto poco: era di famiglia umile e suo padre lavorava la seta. L’attività poetica di Rustico di Filippo è compresa negli anni 1260-1290; a lui, dalla Francia, Brunetto Latini dedicò e inviò il Favolello. Fu ghibellino, come dimostrano tre suoi sonetti politici.
Della vita di Rustico di Filippo sappiamo poco; ci sono rimasti 58 sonetti, alcuni d'amore, altri comici.
LE OPERE
Ci sono pervenuti 58 sonetti: alcuni, di ispirazione amorosa, eleganti e convenzionali; altri, di intonazione comico-burlesca, originali e innovativi nello stile. Molti dei suoi testi, tuttavia, sono per noi di difficile lettura per l’oscurità dei giochi di parole e delle allusioni. Altri, nei quali l’autore tratteggia rapide scene di vita cittadina o ritratti bizzarri di uomini e donne, mostrano una grande abilità di caricaturista.
T28 Dovunque vai conteco porti il cesso
Rustico di Filippo
In questo componimento viene tratteggiata la descrizione di una donna che non potrebbe essere più lontana dal modello femminile stilnovistico.
/ La spietata e ingiuriosa descrizione di una vecchia /
METRO Sonetto con schema di rime ABAB ABAB CDC CDC.
PARAFRASI e note
Dovunque vai conteco porti il cesso,
oi buggeressa vecchia puzzolente,
che quale unque persona ti sta presso
4 si tura il naso e fugge inmantenente.
1-4 Ovunque vai, porti con te la tua puzza (cesso), o vecchia donnaccia (buggeressa) maleodorante, al punto che chiunque ti sia vicino si tappa il naso e scappa via subito (inmantenente).
1 il cesso: è una colorita metafora per indicare il puzzo sgradevole del personaggio.