Però che tutto ’l mondo ti paventa:
in corpo credo figlinti le volpe,
14tal lezzo n’esce fuor, sozza giomenta.
12-14 Giacché (Però che) tutti quanti ti temono: credo che nel tuo corpo si riproducano (figlinti) le volpi, tanto grande è la puzza che ne esce fuori, sudicia asina (giomenta).
TRECCANI Le parole valgono
paventare Il verbo latino pavere significa “temere”, “aver paura”: è questo il sentimento rappresentato da paventare, cioè il provare timore per uno sviluppo futuro. Affiora spesso in questo verbo una preoccupazione rivolta a un domani incerto e per nulla rassicurante: per esempio, si paventano i rischi di un viaggio troppo pericoloso o le conseguenze sociali di una crisi economica. → Nella comunicazione giornalistica dilaga l’uso improprio di paventare come sinonimo di “prevedere”, “progettare”, “avere intenzione di”. Sottolinea le frasi in cui è utilizzato in modo corretto: «Tutti noi paventiamo l’invasione dei nemici»; «L’assemblea condominiale paventa lavori di rifacimento della facciata»; «Dopo aver studiato tanto, pavento che il mio sforzo sia stato inutile»; «I cronisti paventano una partita ricca di gol».
13 le volpe: i bestiari medievali descrivevano questo animale come sporco e maleodorante.