La mediazione di Rustichello da Pisa
Polo però non scrive il Milione di proprio pugno, ma narra le sue esperienze al compagno di prigionia Rustichello, letterato pisano esperto nella scrittura di poemi cavallereschi in francese. Questi lo scrive in forma letteraria, in lingua d’oïl: così il libro ha, in pratica, due autori. L’opera viene presto volgarizzata: oggi la leggiamo in una versione in volgare fiorentino che risale ai primi del Trecento. Il Milione ebbe un grandissimo successo: se ne fecero immediatamente traduzioni in varie lingue, riduzioni, adattamenti, e circolò da subito in un gran numero di copie. Va ricordata, in particolare, l’edizione pubblicata a Venezia nel 1559 dall’umanista Giovanbattista Ramusio, importante per la futura diffusione dell’opera.
Il Milione è scritto in lingua d’oïl e poi volgarizzato in fiorentino agli inizi del Trecento.