RISCRITTURA in ITALIANO MODERNO di Maria Vittoria Malvano
Mulehet è una contrada dove anticamente dimorava il Vecchio della Montagna. Ora vi racconteremo la storia, come messer Marco la udì da più persone. Il Vecchio è chiamato nella loro lingua Alaodin. Egli aveva fatto fare in una valle tra due montagne il giardino più bello e più grande del mondo; in esso vi erano tutti i frutti e i più bei palazzi del mondo, tutti dipinti con bestie e uccelli in oro. Vi erano dei canali: in uno scorreva acqua, in uno miele, in uno vino. C’erano fanciulli e fanciulle, i più belli del mondo e che meglio sapevano cantare e suonare e ballare; e il Vecchio faceva loro credere che quello fosse il paradiso per la seguente ragione: perché Maometto disse che chi andava in paradiso avrebbe avuto belle donne quante ne volesse e vi avrebbe trovato fiumi di latte, di miele e di vino; perciò fece un paradiso simile a quello descritto da Maometto. I saraceni di quel paese credevano veramente che quello fosse il paradiso; nel giardino entravano soltanto coloro dei quali egli voleva fare degli assassini. All’entrata vi era un castello così fortificato che egli non aveva paura di nessuno. Il Vecchio teneva alla sua corte tutti giovani di dodici anni, che dall’aspetto promettevano di diventare uomini valorosi. Se il Vecchio ne voleva mettere nel giardino gruppi di quattro, di dieci, di venti dava loro da bere dell’oppio e quelli dormivano per tre giorni, li faceva portare nel giardino e al momento giusto li faceva svegliare.
Quando i giovani si svegliavano si trovavano là dentro e vedendo tutte quelle cose credevano veramente di essere in paradiso. E le fanciulle stavano continuamente con loro e cantavano e li divertivano; pertanto essi avevano ciò che volevano e quindi mai, per volontà propria, si sarebbero allontanati da quel giardino. Il Vecchio tiene una corte bella e ricca e fa credere agli abitanti di quella montagna che sia così come vi ho detto. E quando egli vuole mandare uno di quei giovani in qualche luogo, fa dare loro una bevanda soporifera e li fa portare fuori del giardino nel suo palazzo. Quando essi si svegliano lì, si stupiscono molto e sono assai tristi di trovarsi fuori del paradiso. Si presentano immantinente dinanzi al Vecchio, credendolo un gran profeta, e si inginocchiano. Egli domanda loro: «Di dove venite?». Rispondono: «Dal paradiso» e gli raccontano tutto ciò che hanno veduto e hanno una gran voglia di tornarvi. E quando il Vecchio vuol fare uccidere qualcuno, manda a prendere quello tra i giovani che è più vigoroso e lo incarica di ammazzare chi egli ha deciso; e coloro lo fanno volentieri pur di ritornare nel paradiso. Se si salvano, ritornano dal loro signore; se sono presi, desiderano morire credendo così di tornare nel paradiso. E quando il Vecchio vuole far uccidere un uomo, prende uno dei giovani e gli dice: «Va’, fai la tale cosa; questo ti ordino perché voglio farti tornare al paradiso». Gli assassini allora vanno e lo fanno molto volentieri. E in questo modo nessuno scampa davanti al Vecchio della Montagna, se lui non vuole; e pertanto vi dico che parecchi sovrani gli portano il tributo per paura.