LA POESIA RELIGIOSA
Nel Duecento nascono e si sviluppano gli ordini francescano e domenicano.
In Italia centrale fiorisce una ricca poesia in volgare di tema religioso. Le composizioni di Francesco d’Assisi e di Iacopone da Todi, in volgare umbro, gettano le basi per i futuri sviluppi della letteratura e della lingua italiane.
Francesco d’Assisi Figlio di un ricco mercante, in seguito alla conversione religiosa (1206), rinuncia a ogni possesso materiale per dedicarsi all’assistenza degli ultimi. Il Cantico delle creature è considerato il primo documento di rilievo della tradizione poetica italiana.
Iacopone da Todi Promotore di una religiosità dominata dal senso del peccato e della colpa, scrive circa 90 laude caratterizzate da violenza espressiva.
LA SCUOLA SICILIANA
La Scuola siciliana è un movimento che nasce nel Duecento presso la corte di Federico II di Svevia (1194-1250) detta Magna Curia. La produzione poetica in volgare siciliano è l’espressione con cui l’élite di corte si ispira ai modelli provenzali. I componimenti dei Siciliani sono incentrati su una figura femminile idealizzata: si inaugura la cosiddetta “poetica dell’assenza”. L’esperienza amorosa è interiorizzata e analizzata attraverso l’intelletto e le scienze naturali. I testi, scritti in “siciliano illustre”, ci sono pervenuti nelle versioni toscanizzate dei copisti. Le forme metriche tipiche sono la canzone, la canzonetta e il sonetto.
Giacomo da Lentini Notaio di corte, autore di un canzoniere di circa 40 testi, è il poeta più antico di cui si conoscano sonetti.
Cielo d’Alcamo Autore del dialogo realistico in forma di contrasto Rosa fresca aulentissima, modello di poesia comica.
LA POESIA SICULO-TOSCANA
I Siculo-toscani, attivi in Toscana nella seconda metà del Duecento, ripropongono e aggiornano i modelli della lirica siciliana.
La produzione siculo-toscana si dedica sia ai temi amorosi sia a motivi politici. La lingua dei testi siculo-toscani è caratterizzata dalla combinazione di lessico siciliano (o meridionale) e toscano a cui si affiancano forme provenzali e latine.
Guittone d’Arezzo La sua produzione poetica è elaborata e ricca di virtuosismi. La sua canzone Ahi lasso! or è stagion de doler tanto è il primo esempio di poesia civile. Nelle Lettere il volgare è impiegato per la prima volta in prosa con intenti artistici.
Bonagiunta Orbicciani È il primo autore che innesta il siciliano illustre nel toscano. Di lui ci sono pervenuti 38 componimenti, che riprendono l’intera gamma tematica e stilistica della produzione siciliana. Alle soglie dello Stilnovo, nel sonetto Voi, ch’avete mutata la mainera Bonagiunta polemizza con Guido Guinizzelli, reo di aver abbandonato i moduli letterari consolidati in favore della nuova scuola.
MI PREPARO ALL’ORALE
Perché le opere di Francesco d’Assisi e Iacopone da Todi hanno grande importanza dal punto di vista letterario?
Vedi p. 71
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In quale ambiente culturale si afferma la Scuola siciliana?
Vedi p. 93
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Quale concezione dell’amore e della donna traspare dai componimenti dei Siciliani?
Vedi p. 94
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In quale ambiente politico e culturale si colloca la produzione dei Siculo-toscani?
Vedi p. 107