D9 Postilla amiatina

Il documento definisce una donazione terriera a favore di un monastero, fatta da tale Micciarello, soprannominato “capocotto” (caput coctu). La postilla (aggiunta in un momento successivo) indica l’auspicio che la donazione fatta da Micciarello abbia la funzione di liberarlo dalla presenza del maligno, che in passato gli ha ispirato comportamenti negativi. Dal punto di vista linguistico è un testo curato, scritto in una sorta di struttura metrica non chiara, ma in rima. Il maggiore scarto rispetto al latino tradizionale è rappresentato dall’uso di ille, da cui deriva l’articolo “il” in tutte le lingue romanze.

TRADUZIONE

Ista cartula est de caput coctu
Ille adiuvet de illu rebottu
Qui mal consiliu li mise in corpu.

Questa piccola carta è di Capocotto
Quella lo aiuti contro il maligno (de illu rebottu)
Che gli mise in corpo un cattivo consiglio.