Tra latino e volgare
Il primato toscano
Nel Trecento si afferma e si consolida sempre più il primato del toscano tra le lingue volgari. È un successo a cui non sono estranee motivazioni economiche, se si tiene in conto l’intraprendenza dei mercanti di Firenze, spesso in affari con le ricche famiglie del Nord Italia, e dei banchieri, attivi con le loro filiali un po’ ovunque. Non vanno trascurate neanche le cause di natura politica: le lotte intestine che lacerano Firenze portano molti esuli (il caso di Dante non è isolato) a trovare accoglienza in diverse regioni, nelle quali essi finiscono per diffondere il proprio idioma. D’altro canto, per rimanere in un ambito più strettamente letterario, non dobbiamo dimenticare che il modello linguistico toscano aveva attecchito già prima dello Stilnovo: i testi della Scuola siciliana avevano trovato un’ampia circolazione grazie al lavoro dei copisti, che li avevano trascritti in toscano.
Il volgare toscano è il modello linguistico.