CLASSICI a confronto Dante e Petrarca ORIGINE, CONDIZIONE SOCIALE E CONCEZIONE DELLA LETTERATURA La famiglia di Dante appartiene alla piccola nobilt (anche se il padre dedito al commercio), Petrarca nasce invece in una famiglia borghese (il padre un notaio). Dante un laico, Petrarca diventa chierico, ma entrambi cercano protezione da parte di vari signori: dopo l esilio, Dante per lo pi ospite di importanti famiglie; Petrarca si pone invece al servizio dei Colonna, del re di Napoli Roberto d Angi , dei Visconti di Milano, dei Carrara di Padova, pur mantenendo la libert necessaria a dedicarsi alla letteratura. Petrarca il primo letterato italiano a percepire s stesso come scrittore, a considerare, cio , l attivit letteraria come una professione. Dante, invece, la riteneva per lo pi uno strumento militante per intervenire nella politica attiva della sua citt . LA VISIONE POLITICA Dante strettamente legato alla vita comunale. In un epoca assai tumultuosa, partecipa all amministrazione fiorentina e, a causa del suo impegno politico, costretto all esilio. Il suo ideale di governo la monarchia universale, ispirata al modello dell antico Impero romano e con la netta separazione tra potere temporale e potere spirituale. Petrarca invece inserito in una dimensione diversa, dominata dalle grandi Signorie: non gli interessa la prospettiva locale; da primo intellettuale cosmopolita proiettato verso la grande cultura dei dotti di tutta Europa, accomunati dall amore per la cultura classica e per il latino, vera e propria lingua universale. Il patrimonio della cultura classica costituisce la base della grandezza dell Italia come nazione, chiamata a recuperare il valore e l orgoglio della propria stirpe latina. 392 IL TRECENTO