Il modello classico
La tradizione è presente anche nella scelta della forma espressiva: una lettera indirizzata alle donne innamorate, il cui modello ricorda da vicino l’Ovidio delle Heroides, opera costituita da alcune lettere di eroine (questo il vocabolo che traduce il titolo latino) del mito classico, le quali confessano agli amati le loro sofferenze d’amore. Il poeta Ovidio (43 a.C. - 17/18 d.C.) è effettivamente uno degli autori elegiaci più importanti della tradizione latina e rappresenta, per Boccaccio, un precedente autorevole. L’elemento di forte novità di Ovidio consisteva proprio nel dare voce alla donna. Nella precedente poesia amorosa, infatti, la donna/domina (cioè la “donna/padrona”), pur rappresentando apparentemente il nucleo dell’opera letteraria, era tuttavia un oggetto d’amore, spesso inconsapevole e comunque muto e lontano. Invece con Ovidio – e poi con Boccaccio che lo riprende – la donna assume, seppur attraverso la penna maschile, il ruolo di chi prova sentimenti e li descrive.
