Ma ogni considerazione a l’ultimo posposta, seguitai l’appetito,24 e subitamente
atta divenni a potere essere presa; per che, non altramenti il fuoco se stesso d’una
parte in un’altra balestra, che una luce, per uno raggio sottilissimo trascorrendo,
da’ suoi partendosi, percosse negli occhi miei;25 né in quelli contenta rimase, anzi,
35 non so per quali occulte vie, subitamente al cuore penetrando ne gio.26 Il quale,
nel sùbito avvenimento di quella temendo,27 rivocate a sé le forze esteriori, me
palida e quasi freddissima tutta lasciò; ma non fu lunga la dimoranza,28 che il
contrario sopravenne, e lui29 non solamente fatto fervente30 sentii, anzi le forze,
tornate ne’ luoghi loro, seco un calore arrecarono, il quale, cacciata la palidezza,
40 me rossissima e calda rendé come fuoco, e quel mirando, onde ciò procedea,31
sospirai. Né da quella ora inanzi niuno pensiero in me poteo,32 se non di piacerli.
