Il Decameron come romanzo
Infine, secondo un altro studioso, il medievista Franco Cardini (autore di un saggio dal titolo Le cento novelle contro la morte, 2007), il Decameron non andrebbe letto alla stregua di una raccolta di novelle indipendenti, come in genere si tende a fare, ma nella sua unità, considerandolo nel suo complesso quale grande romanzo i cui protagonisti sono non tanto quelli delle novelle, quanto i dieci narratori della brigata, piccola comunità di pochi fortunati che sfuggono al contagio e alla devastazione spirituale provocata dalla peste.
Tra loro spicca un personaggio centrale, protagonista fra i protagonisti, che adombrerebbe – con la sua personalità decisa, la sua ironia e la sua etica incorrotta – lo stesso autore: Pampinea, una donna felice e appagata, esperta di vicende amorose. Alla luce di questo quadro d’insieme, ciascuna novella acquisterebbe il suo vero significato grazie alla posizione in cui si trova, e persino al narratore che l’ha scelta: per apprezzare pienamente il capolavoro di Boccaccio bisognerebbe dunque imparare a leggerlo per intero, o almeno a tener sempre presente il contesto di ogni novella, ricordando che ciascun particolare è indispensabile all’insieme.