T5 La peste e la brigata
Decameron, I, Introduzione
Decameron, I, Introduzione
Nell’Introduzione alla Prima giornata (che di fatto, come abbiamo detto, funge da introduzione all’intera opera) viene descritta la peste a Firenze e, subito dopo, si racconta della decisione dei dieci giovani della brigata di sfuggire al contagio recandosi nel contado. In un ambiente diverso si sperimenteranno nuove condizioni di vita, sottratte al disordine (materiale e morale) che l’epidemia ha prodotto in città. E soprattutto si deciderà di narrare le novelle che andranno a costituire il Decameron. Ne riportiamo alcuni passi significativi.
/ La peste e l’idea del raccontare /
La straordinaria forza della pestilenza
[…] Maravigliosa1 cosa è a udire quello che io debbo dire: il che, se dagli occhi di
molti e da’ miei non fosse stato veduto, appena che io ardissi di crederlo, non che
di scriverlo, quantunque da fededegna udito l’avessi.2 Dico che di tanta efficacia
fu la qualità3 della pestilenzia narrata nello appiccarsi4 da uno a altro, che non
5 solamente l’uomo all’uomo,5 ma questo, che è molto più, assai volte visibilmente
fece, cioè che la cosa dell’uomo infermo stato,6 o morto di tale infermità, tocca7
da un altro animale fuori della spezie dell’uomo, non solamente della infermità il
contaminasse ma quello infra brevissimo spazio uccidesse. Di che gli occhi miei,
sì come poco davanti è detto, presero tra l’altre volte un dì così fatta esperienza:8
10 che, essendo gli stracci d’un povero uomo da tale infermità morto gittati nella via
publica e avvenendosi a essi9 due porci, e quegli secondo il lor costume prima
molto col grifo10 e poi co’ denti presigli e scossiglisi alle guance, in piccola ora
appresso, dopo alcuno avvolgimento,11 come se veleno avesser preso, amenduni12
sopra li mal tirati stracci13 morti caddero in terra.
1 Maravigliosa: straordinaria, incredibile.
2 appena… l’avessi: con difficoltà io stesso avrei il coraggio di credervi e di raccontarla, anche se l’avessi udita da persona degna di fiducia (fededegna).
3 qualità: potenza.
4 appiccarsi: trasferirsi per contagio.
5 l’uomo all’uomo: l’uomo la trasmetteva a un altro uomo.
6 la cosa… stato: gli oggetti di chi era stato colpito dalla peste.
7 tocca: toccata.
8 presero… così fatta esperienza: fecero tra l’altro un giorno una simile esperienza. Boccaccio afferma cioè di aver visto con i suoi stessi occhi ciò che ha appena descritto.
9 avvenendosi a essi: imbattendosi in essi.
10 grifo: grugno, muso.
11 dopo alcuno avvolgimento: con alcune convulsioni.
12 amenduni: entrambi.
13 sopra li mal tirati stracci: sugli stracci da loro inopportunamente afferrati.
I diversi modi della gente di reagire all’epidemia
15 Dalle quali cose e da assai altre a queste simiglianti o maggiori nacquero diverse
paure e imaginazioni14 in quegli che rimanevano vivi, e tutti quasi a un fine
tiravano15 assai crudele, ciò era di schifare16 e di fuggire gl’infermi e le lor cose; e
così faccendo, si credeva ciascuno a se medesimo salute acquistare. E erano alcuni,
li quali avvisavano17 che il viver moderatamente e il guardarsi da ogni superfluità18
20 avesse molto a così fatto accidente resistere:19 e fatta lor brigata,20 da ogni altro
separati viveano, e in quelle case ricogliendosi e racchiudendosi, dove niuno infermo
fosse e da viver meglio, dilicatissimi cibi e ottimi vini temperatissimamente21
usando e ogni lussuria22 fuggendo, senza lasciarsi parlare a23 alcuno o volere di
fuori, di morte o d’infermi, alcuna novella24 sentire, con suoni e con quegli piaceri
25 che aver poteano si dimoravano.
14 imaginazioni: fantasie.
15 tiravano: tendevano.
16 schifare: evitare.
17 avvisavano: ritenevano.
18 il guardarsi da ogni superfluità: l’evitare ogni eccesso.
19 avesse… resistere: contribuisse molto a resistere a un simile evento (si intende la peste).
20 fatta lor brigata: riunitisi tra loro in gruppo.
21 temperatissimamente: con molta moderazione.
22 lussuria: eccesso di piaceri corporali.
23 a: da.
24 novella: notizia.