Le quali, non già da alcuno proponimento tirate ma per caso in una delle parti
della chiesa adunatesi, quasi in cerchio a seder postesi, dopo più sospiri lasciato
165 stare il dir de’ paternostri,135 seco della qualità del tempo molte e varie cose
cominciarono a ragionare. […]

[Pampinea lancia la proposta di reagire al presente stato di prostrazione della città e di pericolo per le loro stesse vite, lasciando Firenze per un’amena destinazione. Filomena accenna però alle difficoltà che incontrerebbe il loro gruppo senza un accompagnamento maschile; quand’ecco che, proprio in quel momento, entrano in chiesa tre giovani uomini, i cui nomi fittizi sono Panfilo, Filostrato e Dioneo. A loro le fanciulle decidono di estendere l’idea: alla richiesta di accompagnarle, essi accettano di buon grado. Il giorno seguente la brigata dei dieci lascia Firenze, insieme con la servitù, per raggiungere un luogo che dista soltanto due miglia dalla città.]

135 lasciato… paternostri: tralasciata la recita delle preghiere.

Descrizione della villa di campagna

Era il detto luogo sopra una piccola montagnetta, da ogni parte lontano alquanto
alle136 nostre strade, di137 varii arbuscelli e piante tutte di verdi fronde ripiene
piacevole a riguardare; in sul colmo della quale era un palagio con bello e gran
170 cortile nel mezzo, e con logge e con sale e con camere, tutte ciascuna verso di sé138
bellissima e di liete dipinture raguardevole e ornata,139 con pratelli da torno e con
giardini maravigliosi e con pozzi d’acque freschissime e con volte140 di preziosi
vini: cose più atte a curiosi bevitori141 che a sobrie e oneste donne. Il quale tutto
spazzato, e nelle camere i letti fatti, e ogni cosa142 di fiori quali nella stagione si
175 potevano avere piena e di giunchi giuncata143 la vegnente brigata trovò con suo
non poco piacere. […]

[Si stabilisce di eleggere, per ogni giorno, un re o una regina che stabilisca per tutti le regole della convivenza. Per la Prima giornata la regina sarà Pampinea, che propone di trascorrere il tempo «novellando».]

136 alle: dalle.
137 di: per.
138 ciascuna verso di sé: ognuna nel suo genere (e funzione).
139 di liete dipinture raguardevole e ornata: di grande valore perché ornata di piacevoli affreschi.
140 volte: cantine.
141 atte a curiosi bevitori: adatte a bevitori esigenti.
142 ogni cosa: ogni angolo, ogni parte.
143 di giunchi giuncata: tappezzata di giunchi. Con i giunchi si intrecciavano stuoie che potevano fare da tappezzeria.

L’ordinata convivenza della brigata

Licenziata adunque dalla nuova reina la lieta brigata, li giovani insieme con le belle
donne, ragionando dilettevoli cose, con lento passo si misero per un giardino,
belle ghirlande di varie frondi faccendosi e amorosamente cantando. E poi che
180 in quello tanto fur dimorati quanto di spazio dalla reina avuto aveano,144 a casa
tornati trovarono Parmeno145 studiosamente aver dato principio al suo ufficio,146
per ciò che, entrati in una sala terrena, quivi le tavole messe147 videro con tovaglie
bianchissime e con bicchieri che d’ariento parevano,148 e ogni cosa di fiori di ginestra
coperta; per che, data l’acqua alle mani, come piacque alla reina, secondo
185 il giudicio di Parmeno tutti andarono a sedere. Le vivande dilicatamente fatte
vennero e finissimi vini fur presti:149 e senza più, chetamente150 li tre famigliari151
servirono le tavole. Dalle quali cose, per ciò che belle e ordinate erano, rallegrato
ciascuno, con piacevoli motti e con festa mangiarono. E levate le tavole con ciò
fosse cosa che152 tutte le donne carolar153 sapessero e similmente i giovani e parte
190 di loro ottimamente e sonare e cantare, comandò la reina che gli strumenti
venissero;154 e per comandamento di lei, Dioneo preso un liuto e la Fiammetta una
viuola, cominciarono soavemente una danza a sonare; per che la reina con l’altre
donne insieme co’ due giovani presa una carola,155 con lento passo, mandati i
famigliari a mangiare, a carolar cominciarono; e quella finita, canzoni vaghette e liete
195 cominciarono a cantare. E in questa maniera stettero tanto che tempo parve156
alla reina d’andare a dormire: per che, data a tutti la licenzia, li tre giovani alle lor
camere, da quelle delle donne separate, se n’andarono, le quali co’ letti ben fatti e
così di fiori piene come la sala trovarono, e simigliantemente le donne le loro: per
che, spogliatesi, s’andarono a riposare.

144 E poi… avuto aveano: e dopo essere rimasti a passeggio per il tempo (spazio) assegnato (avuto avevano) dalla regina.
145 Parmeno: uno dei servitori.
146 ufficio: compito.
147 messe: apparecchiate.
148 d’ariento parevano: sembravano d’argento (tanto erano lucenti).
149 presti: versati.
150 senza più, chetamente: subito, in silenzio.
151 famigliari: servitori.
152 con ciò fosse cosa che: poiché.
153 carolar: danzare. La carola (r. 193) era un’antica danza di gruppo, che si svolgeva cantando e girando in cerchio, tenendosi per mano, a formare una catena.
154 venissero: fossero portati.
155 la reina… presa una carola: avendo la regina iniziato a danzare una carola insieme con le altre donne e i due giovani.
156 che tempo parve: finché sembrò il momento opportuno.