35 Ricordando le belle fattezze6 della ragazza, Andreuccio vi andò subito,
seguendo la cameriera fino al malfamato quartiere del Pertugio,7 nelle vicinanze
del porto.
La siciliana, che era donna di malaffare, vedendolo arrivare gli corse incontro
a braccia aperte, lo strinse al seno e lo guidò dentro la sua casa, che era molto ricca,
40 piena di tappeti e di tendaggi.
Andreuccio, che si credeva un gran bel giovane, lusingato da una simile accoglienza,
era convinto d’aver fatto colpo sulla ragazza.
«Caro Andreuccio!», gli andava dicendo. «Che fortuna averti ritrovato!».
«Come puoi conoscere il mio nome?», le chiese Andreuccio.
45 «Stamattina, al mercato, il caso volle che io ti fossi vicina mentre una mia
vecchia cameriera, che ora è a servizio presso altri, ti parlava di quando eri fanciullo
a Palermo. Sentendola fare il tuo nome, rimasi senza parole. Andreuccio è il
nome di un mio fratello che non ho mai conosciuto, perché ne sono stata separata
quando avevo un anno o due. Aspettai che la vecchia se ne andasse, non osando
50 avvicinarmi a te, ma la raggiunsi poco dopo e da lei seppi con certezza quanto
avevo intuito. Andreuccio, tu sei mio fratello!».
Così dicendo, gli gettò le braccia al collo un’altra volta.
«Come può esser questo?», domandò il giovane.
«Pietro, mio padre e tuo», gli spiegò, «dimorò lungamente a Palermo, come
55 saprai. Là conobbe quella che fu nostra madre ed ebbe noi due come figlioli.
Nostra madre morì dandomi alla luce. Pietro se ne andò un anno dopo a Perugia
portandoti con sé e lasciando me nelle mani della nonna materna. Tu avevi allora
tre anni. Morto presto anche nostro padre, come ti è noto, noi siamo cresciuti
lontani, sconosciuti l’uno all’altra. Quando ebbi vent’anni, andai sposa a un ricco
60 signore palermitano, gran favorito8 del re Carlo. Con mio marito sono venuta
a Napoli, dove sono conosciuta come madama Fiordaliso. Ora mio marito è in
viaggio, ma quando tornerà sarà felice di sapere che ho ritrovato il fratello del
quale gli ho parlato tante volte».
Avvalendosi di quanto aveva saputo dalla vecchia, gli domandò poi dei suoi
65 parenti con tanta precisione di particolari, che Andreuccio fu certo d’aver trovato
una sorella.
Fiordaliso, finiti i convenevoli, gli fece servire dei rinfreschi e, sempre vezzeggiandolo9
e spesso abbracciandolo e baciandolo, lo convinse a restare con lei per
la cena.
70 Serviti dalla cameriera che era andata a invitare Andreuccio, i due stettero a
tavola fino a notte fatta, conversando e mangiando.
«A Napoli», gli disse a una cert’ora Fiordaliso, «è pericoloso circolare di notte.
Perciò ti ho fatto preparare una camera, dove tu puoi dormire tranquillamente
come in casa tua».
75 Venuta l’ora di coricarsi, Andreuccio entrò nella stanza che gli era stata destinata,
accompagnato da un servitorello che gli mostrò ogni cosa e soprattutto la
porticina del cesso.
6 fattezze: i tratti del corpo e, soprattutto, del viso.
7 Pertugio: il quartiere, realmente esistente, si chiamava così per via di una apertura che era stata praticata nelle mura di cinta della città per permettere di raggiungere più velocemente il porto.
8 gran favorito: si chiamava così l’uomo di corte più ascoltato e stimato da un sovrano e a lui più caro.
9 vezzeggiandolo: trattandolo teneramente e affettuosamente.