INTERPRETARE

9 Nella novella, in particolare nella sua conclusione, affiora l’intento ironico dell’autore. Da quali elementi lo puoi cogliere?

10 Nella tabella seguente elenca gli aspetti della mentalità cortese e di quella borghese che emergono nella novella.

 

Mentalità cortese Mentalità borghese
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11 Queste che vedi sono le quattro tavole dipinte a tempera nelle quali Sandro Botticelli (1445-1510) illustrò la novella di Boccaccio, su commissione di Lorenzo il Magnifico, in occasione delle nozze di un amico appartenente alla famiglia aristocratica fiorentina dei Pucci. Presenta ciascuna delle opere del ciclo riassumendone il contenuto.

Quattro dipinti narrativi dipinti da Sandro Botticelli che raccontano le vicende di Nastagio degli Onesti. 1) In alto a sinistra: Nastagio osserva un cavaliere a cavallo che insegue una donna nuda attraverso una pineta. Un cane afferra la donna. 2) In basso a sinistra: Il cavaliere smonta da cavallo e immobilizza la donna a terra, mentre Nastagio osserva la scena con sgomento tra i pini.  3) In alto a destra: Scena di un banchetto, con uomini e donne seduti intorno a tavoli. Il banchetto è interrotto dall'arrivo del cavaliere e della donna inseguita dai cani, che aggiunge tensione e dinamismo. 4) In basso a destra: L'ambientazione si sposta in un ambiente architettonico elegante, con una festa in cui si celebra l'unione di Nastagio e la sua amata.

 

SCRIVERE PER…

12 ARGOMENTARE | Alcuni studiosi vedono nella novella un capovolgimento della visione del mondo medievale e cristiana. Tra questi, Cesare Segre giunge a considerare il testo di Boccaccio una parodia degli exempla dal significato religioso che circolavano al tempo dell’autore. Il punto di partenza narrativo è lo stesso, cioè la visione infernale delle pene toccate in sorte a una coppia di adulteri, ma il presupposto ideologico è opposto: Boccaccio infatti «fa sì che la pena cada, più che sull’uomo, sulla donna; inoltre, la donna non tanto è punita come responsabile del suicidio dell’uomo, quanto per la mancanza di rimorso, per aver considerato merito quello che era una colpa». Rifletti su questo spunto critico in un testo argomentativo di circa 20 righe.