Bruno e Buffalmacco, udendo costui, fra sé medesimi cominciarono a ridere, e guatando l’un verso l’altro fecer sembianti di maravigliarsi forte, e lodarono il consiglio di Calandrino; ma domandò Buffalmacco, come questa pietra avesse nome. A Calandrino, che era di grossa pasta, era già il nome uscito di mente; per che egli rispose: «Che abbiam noi a far del nome poi che noi sappiam la vertù? A me parrebbe che noi andassimo a cercare senza star più». «Or ben», disse Bruno «come è ella fatta?» Calandrin disse: «Egli ne son d’ogni fatta ma tutte son quasi nere; per che a me pare che noi abbiamo a ricogliere tutte quelle che noi vederem nere, tanto che noi ci abbattiamo ad essa; e per ciò non perdiam tempo, andiamo». A cui Bruno disse: «Or t’aspetta»; e volto a Buffalmacco disse: «A me pare che Calandrino dica bene; ma non mi pare che questa sia ora da ciò, per ciò che il sole è alto e dà per lo Mugnone entro e ha tutte le pietre rasciutte, per che tali paion testé bianche delle pietre che vi sono, che la mattina, anzi che il sole l’abbia rasciutte, paion nere; e oltre a ciò molta gente per diverse cagioni è oggi, che è dì di lavorare, per lo Mugnone, li quali vedendoci si potrebbono indovinare quello che noi andassomo faccendo e forse farlo essi altressì, e potrebbe venire alle mani a loro, A me pare, se pare a voi, che questa sia opera da dover fare da mattina, che si conoscon meglio le nere dalle bianche, e in dì di festa, che non vi sarà persona che ci vegga». Buffalmacco lodò il consiglio di Bruno, e Calandrino vi s’accordò: e ordinarono che la domenica mattina vegnente tutti e tre fossero insieme a cercar di questa pietra; ma sopra ogn’altra cosa gli pregò Calandrino che essi non dovesser questa cosa con persona del mondo ragionare, per ciò che a lui era stata posta in credenza. E ragionato questo, disse loro ciò che udito avea della contrada di Bengodi, con saramenti affermando che così era. Partito Calandrino da loro, essi quello che intorno a questo avessero a fare ordinarono fra sé medesimi. 82 83 84 85 85 86 87 90 88 89 90 91 92 93 95 94 95 96 97 98 100 e noi avremmo perduto il trotto per l’ambiadura. 99 100 101 102 105 103 104 105 106 107 Le espressioni popolari accentuano il del racconto. r. 100 realismo guardando. finsero. mostrarono di approvare. la decisione (di mettersi a cercare l’elitropia). di ingegno piuttosto grossolano. mi sembrerebbe opportuno che noi andassimo a cercarla senza perdere altro tempo. ce ne sono di ogni tipo. dobbiamo raccogliere. finché non ci imbatteremo in essa. aspetta un attimo. l’ora adatta a farlo. poiché. batte a picco sul Mugnone e ha asciugato tutte le pietre. e perciò ora ( ), tra le pietre che si trovano lì, alcune sembrano bianche, le quali di mattina, prima che il sole le abbia asciugate, sembrano nere. motivi. giorno feriale. anche loro. e noi perderemmo il trotto (andatura facile e naturale del cavallo) per l’ambio (andatura difficile e artificiale, comoda per il cavaliere, ma innaturale per il cavallo, che deve avanzare alternatamente le zampe dallo stesso lato). La sentenza proverbiale significa: e noi perderemmo tutto per aver preteso troppo. si distinguono. veda. stabilirono. li. dire. affidata in segreto. giuramenti. in merito all’affare, cioè alla beffa. 82 guatando: 83 fecer sembianti: 84 lodarono: 85 il consiglio: 86 di grossa pasta: 87 A me parrebbe… senza star più: 88 Egli… fatta: 89 abbiamo a ricogliere: 90 tanto… essa: 91 Or t’aspetta: 92 ora da ciò: 93 per ciò che: 94 dà… rasciutte: 95 per che… nere: testé 96 cagioni: 97 dì da lavorare: 98 essi altressì: 99 e noi avremmo… l’ambiadura: 100 si conoscon: 101 vegga: 102 ordinarono: 103 gli: 104 ragionare: 105 posta in credenza: 106 saramenti: 107 intorno a questo: